23 dicembre 2011

Buon Natale a chi...


...sa sorridere
...non dimentica gli altri: i loro compleanni, i loro momenti importanti
...sa essere generoso con semplicità
...sa accettare la generosità altrui con semplicità
...sa intuire i bisogni degli altri e le loro difficoltà
...sa aiutare così, senza parere (e senza apparire)
...sparge nella vita degli altri piccole perle di eleganza e buon gusto
...ride di gusto alle battute e alle barzellette, anche quelle già sentite, anche quelle raccontate male
...sa dire "grazie" e "sei stato bravo" e "apprezzo il tuo impegno"
...sa che la sua presenza è importante e non si nasconde
...non ha tempo ma lo trova!!!

21 dicembre 2011

...e oggi tocca a me


Stamattina marito e bambini mi hanno accolto a tavola intonando una stonatissima "44 gatti in fila per 6 col resto di dueeee!!!"

Ebbene si: oggi spengo (virtualmente...) 44 candeline, rigorosamente rosa!!!

14 dicembre 2011

per chi, come me, ha sfondato la barriera degli 'anta

Copio spudoratamente da Beppestarnazza (che spero non si offenderà...)

DEDICATO AI MIGLIORI...
 ...ma anche a quelli più giovani

Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda color."
Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a "Regina reginella" e a "Campana".
Noi che facevamo "Palla Avvelenata".
Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini".
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che "se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce".
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che ci spaccavamo le dita per giocare a Subbuteo.
Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
Noi che giocavamo per ore a "Merda" con le carte. (QUESTO NON SO COS'E')
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che avevamo i cartoni animati belli.!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Goldrake, ovvio..)
Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che si andava a messa se no erano legnate.
Noi che si bigiava a messa.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che non avevamo nemmeno il telefono fisso in casa.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che alle feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2. (NELL'ATTESA CHE RIENTRASSE PAPA')
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che internet non esisteva.
Noi che però sappiamo a memoria "Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)". (IO MAGARI NO!)
Noi che "Disastro di Cernobyl" vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina.
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella...fai merenda con Girella.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era "Tutti i santi", mica Halloween.

13 dicembre 2011

Ingranaggi

Ormai è tutto chiaro.
La confusa sensazione che mi accompagna ormai da parecchi mesi ha assunto i contorni chiari di una disperata consapelvolezza.
Siamo i microbici ingranaggi di una minuscola macchina facente parte di un tutto talmente grande e lontano da non poter essere nè visto nè intuito e talmente complesso da non poter essere compreso, forse neppure da chi, potentissimo, lo fa girare.
Noi, qui, tentiamo affannosamente di non affogare, circondati e quasi sommersi da una melma grigia e putrida. Loro, lassù, neppure ci vedono: giocano coi numeri, le statistiche, gli anni non potendo capire (poveretti, proprio non possono capire) che i numeri, le statistiche e gli anni non "rappresentano" la nostra vita, "sono" la nostra vita.

PS: è un post assai poco natalizio ma, sapete com'è: ieri sera T ha scoperto che Santa Lucia non esiste ed era molto triste...

12 dicembre 2011

Sono tornata


...e non sono contenta

06 dicembre 2011

Sant'Ambrogio

E come nella migliore tradizione milanese (e limitrofi...) domani si parte!
Certo le condizioni meteo non sono le migliori, l'innevamento delle piste lascia molto a desiderare e solo due impianti risultano aperti ma tant'è...
Ed in definitiva chissene!
Se scio: bene!
Se non scio: dormo!!
E se non dormo: mi rilasso coi pargoli!!!

Amo la montagna e soprattutto amo la mia montagna: quel posto è il mio nido, il mio rifugio che non cambia mentre tutto il mondo è un subbuglio.

Potrei passarci mesi senza annoiarmi mai: mi piace in primavera per le ultime sciate e perchè la valle si risveglia, in estate per l'aria fresca che mi corrobora e mi fa stare bene, in autunno per il profumo di funghi e di legna accesa nelle stufe, in inverno per il silenzio della neve.

Ritornerò lunedì: buon sant'Ambrogio a tutti!!!

02 dicembre 2011

Maestre

Ma quanta pazienza devono avere?

30 novembre 2011

Pace...

Il profumo del pane
Origliare la lezione di chitarra nella sala d'attesa, finalmente vuota
La piazza avvolta nell'eterna nebbia padana
Dicembre che inizia, il mese più allegro dell'anno
Quest'anno che finisce...

28 novembre 2011

Un nuovo inizio

Ho capito da dove nasce la sensazione di strisciante tristezza che mi sta ingrigendo la vita.
Ogni tanto ho bisogno di un nuovo inizio, di un progetto da far nascere e seguire nella sua crescita, perciò il mio lavoro mi piace tanto. Solo che il mio lavoro è in stallo totale, non ho niente da far nascere o crescere e questo mi fa sentire una barca alla deriva. Come mi ha detto mio fratello giorni fa: "una barca che non governa, affonda". Ecco: sono una barca che non governa...

22 novembre 2011

Domande senza risposta

Perché i medici sono sempre in ritardo e non si scusano mai?

Brivido terrore raccapriccio...

Sono stata convocata dalla direttrice della scuola: cosa mai vorrà???

17 novembre 2011

Che cosa ci metto???

Nell'orto-giardino che ho dietro casa ho un'aiuola rotonda di circa un metro di diametro, delimitata da una fila di mattoni rossi e da un vialetto di ghiaino grigio. Nel centro vorrei mettere a dimora un alberello da frutto. Considerando lo spazio a disposizione e la necessità di non fare troppa ombra, tale alberello dev'essere piccolo, attorno ai 2 metri di altezza andrebbe bene, massimo tre ma non oltre.
Sotto poi ho intenzione di mettere a dimora piantine basse e piccoline: fragole, insalate, cavoli ornamentali per l'inverno... cose così.

Che pianta metto?
Un alberello di kaki? Un albicocco/prugno nano? Altre idee?

Nell'orto in questione vegetano già un pero, un ciliegio, un melograno e un fico.

Consigli?

Ecco la foto:

15 novembre 2011

Sono stanca

Sono stanca di polemiche.
Di essere disorientata e di non sapere cosa fare, di sentir dire che va tutto male no anzi va tutto bene ma però potrebbe anche andare meglio ma in definitiva gli altri stanno messi peggio.
Di sentirmi dire che non ho elementi per capire e/o decidere, di sentirmi chiedere "a cosa mi riferisco" quando è chiaro per tutti a cosa mi riferisco solo che è più facile fare finta che loro non sanno che io so che loro sanno.
Sembra una brutta commedia, scritta male e recitata peggio, con il solo scopo di far ridere: una risata fine a se stessa, amara e che non fa neppure pensare.
Di sentirmi dire e vabbè ma tu cosa parli a fare, i tuoi saranno anche così e cosà, non vivi mica nel mondo vero, non come noi-me-loro che sanno bene quali sono i problemi...
Io ho i miei, di problemi, e saranno pure (come direbbe mia zia Zina) i problemi di chi ha la pancia piena, ma se non me ne occupo io, dei miei problemi, chi se ne deve occupare?
Scusate lo sfogo, la polemica (delle quali sono stanca, come ho premesso) e anche l'italiano.

11 novembre 2011

Acqua...

Acqua dappertutto...
Acqua dai tetti e dai terrazzi, acqua che cola dal soffitto e sui muri,
Acqua nei fiumi,
nei canali,
acqua che sgorga dai tombini
acqua che bagna le strade, le foglie, i vetri e i capelli,
acqua sospesa nell'aria, aria liquida che avvolge tutto e che bagna tutto...

04 novembre 2011

Bambini

Dopo un lungo we con loro appiccicati come due piccoli koala (o zecche, a volte assomigliano più a due zecche fastidiose che a teneri orsacchiotti...) mi occorrono 4 o 5 giorni per ri-abituarmi a non averli sempre intorno.
Se esco dall'ufficio, mi ritrovo a cambiare involontariamente itinerario giusto per passare davanti alla loro scuola e fatico a controllare la voglia incontenibile di inventarmi emergenze inesistenti per andare a prenderli prima del tempo... ebbene si, lo ammetto: sono figli-dipendente!

03 novembre 2011

Brutte sensazioni


Avete prensente quando, in un film, scoppia un incendio al terzo piano e quelli del ventesimo ballano ridono e si divertono, assolutamente inconsapevoli del fatto che entro pochi minuti dovranno gettarsi dalla finestra, in preda al panico?
Oppure quando il Titanic si avvia tranquillo verso l'iceberg e quelli di prima classe bevono elegantemente champagne?
Ecco: martedì a Gardaland, mentre i bambini (e non solo loro;-)) scorazzavano allegramente su e giù da giostre e montagne russe io mi guardavo intorno, osservavo la gente e pensavo che dietro quei sorrisi si cela il tracollo.

Farei bene a spegnere il pc e andarmene a casa...

28 ottobre 2011

Come semi nel vento...

E' un post difficile da scrivere: è in bozza da un paio di giorni, stimolato da alcune riflessioni e da un sms che mi ha inviato la mia amica F.
F. mi ringrazia perché, così pensa, ho avuto un'influenza positiva su di lei stimolandola a migliorare. Non so quanto tutto ciò sia vero ma è senz'altro vero che alcune persone hanno avuto una fortissima influenza su di me.
Mia cognata P ha letto un libro che le ha cambiato la vita: me l'ha prestato, arsa dal sacro fuoco del cambiamento. A me non ha cambiato la vita ma mi ha fatto riflettere molto sul motivo per cui a lei si e a me no: perché a me no?
La mia amica L. dalla manicure sempre impeccabile e così sorridente, A. dotata di un gusto ineguagliabile nel vestire, C. con la sua casa chiara, luminosa e morbidosa: esempi quotidiani di buon gusto!
M. che stimola riflessioni sulla filosofia dell'architettura, sul senso del nostro lavoro e su come anche il nostro microbico impegno educativo possa avere effetti positivi sulla società. Così almeno si spera!
C. che mi fa riflettere su quanto sia fragile il nostro equilibrio e su come tutto possa svanire in un soffio ma si può (si può...) andare avanti, cercando e trovando un nuovo equilibrio, più stabile.
L'altra C. è abituata a cambiare città, amici, vicini. Sempre lontana dai suoi luoghi di affezione, riesce a trasformare un luogo estraneo in "casa": sarei capace di farlo? Io, che sogno di scappare da qui e di provare a vivere in un altrove che non so neppure immaginare, sarei capace di fare ciò che C fa benissimo da tanto tempo?
...

24 ottobre 2011

Il giorno del piumone


E' arrivato l'autunno: ne ho la certezza perchè:
1) ho cucinato la prima pasta con le cime di rapa della stagione
2) ho indossato le calze
3) ho messo il piumone sul letto...
Adoro il piumone sul letto: gli dà un'aria sofficiosa e morbidosa, un letto "nel" quale (e non "sul" quale come accade con le coperte di lana!) è bello buttarsi, una nuvola calda e leggerissima sotto la quale è meraviglioso accoccolarsi quando fuori fa freddo...

21 ottobre 2011

Giuseppe

La lettura di questo post è fortemente sconsigliata ai diabetici (gronda miele...) agli invidiosi e ai cinici: uomo (o donna) avvisato...

Giuseppe è mio marito, il mio amico, il mio compagno di vita.

E' il mio equilibrio, la concretezza di tutti i giorni, la possibilità di trasformare i sogni in progetti.
E' il compagno di giochi dei nostri figli, l'allegria delle chiacchiere a cena, la mia spalla educativa: difficile immaginare di poter trovare in un altro uomo un affiatamento così totale in un ambito, l'edicazione dei figli, così delicato.
E' il mio compagno di viaggio, fisicamente e metaforicamente.
E' forte ed affidabile come un albero secolare: lui c'è, sempre.
E' coerente e se prende un impegno lo rispetta fino alla fine, per quanto faticoso o fastidioso possa essere.
E' capace di cambiare i pannolini ai neonati, di preparare la cena quando mi vede stanca, di restare a casa coi bambini per darmi la possibilità di uscire con le mie amiche, considerandolo un mio diritto e non una sua concessione.
E' anche capace di montare un armadio o di tinteggiare casa, di coltivare un orto o di riparare Vespe e motorini.
E di stirarsi le camicie...
Rispetta il mio lavoro e ha stima delle mie opinioni
E' capace di fare autocritica; certo la cosa non lo mette di buon umore ma è capace di riflettere su se stesso, di trovare gli spigoli da limare e di lavorare per limarli: vorrei essere così brava!
E' anche un bell'uomo. O, quanto meno, a me piace!

Si pensa sempre che, col tempo, l'amore si affievolisca e che la passione dei primi anni sia destinata a scomparire, che l'abitudina uccida. Non è (sempre) vero: sono passati 14 anni da quando ci siamo scelti e credo di non averlo mai amato tanto quanto ora.

19 ottobre 2011

Non sopporto più chi:

1) mi da del tu senza essere mio amico
2) non chiede scusa, per favore, permesso
3) non ringrazia
4) non rispetta il codice della strada (chi passa col rosso, chi va contromano...)
5) indossa pantaloni a vita troppo bassa e mostra costantemente le mutande
6) occupa tutto il marciapiede impedendomi di camminare
7) non cede il passo a mia mamma che è una signora anziana (aaarghhhh... non diteglielo!!!) e ha il diritto ad un certo riguardo
8) tratta mio papà con sufficienza perchè lo considera un po' stupido invece è solo sordo come una campana
9) mi dice che sono dimagrita troppo (e magari pesa 5 kg meno di me -da che pulpito- o 20 kg più di me -tutta invidia-)

Aggiornamento: la "tutticredevanoex"

Pare che la tutticredevanoex in realtà conviva tuttora con il bastardo fedifrago...
Non è chiaro se:
1) la tutticredevanoex fosse al corrente della cugina Filo
2) la cugina Filo fosse al corrente dell'esistenza della tutticredevanoex
3) la cugina Filo fosse consapevole oppure no del fatto che la tutticredevanoex in realtà nonèaffattoex
4) la tutticredevanoex fosse al corrente del matrimonio della cugina Lina
5) a questo punto non è neppure chiaro se il bastardo fedifrago fosse al corrente del matrimonio in parentadovisione.

Una montagna di domande alle quali tenterò di dare una risposta, abbiate fede...

18 ottobre 2011

Il matrimonio della cugina Lina

Finalmente la cugina Lina (classe 1970, cruccio delle sorelle di mammà) è convolata a giuste nozze con il (recente...) fidanzato Danilo.
Non era rimasta l'ultima cugina nubile: anche la cugina Filomena attende "da mò" di trovare l'anima gemella ma, si sa, in certe situazioni ognuno sente solo i suoi (sottinteso: dolori di ventre!!!)
Bel matrimonio, festa esagerata d'ordinanza, bei vestiti, gente elegante, commozione e lacrime in giusta misura...
La tragedia si è consumata quando l'ostentato "ragazzo" (50 anni più o meno) della cugina Filomena ha ricevuto (sul cellulare inopportunamente abbandonato sul tavolo accanto al tovagiolo...) una telefonata dalla (tutti-credevano) ex-fidanzata. Telefonata alla quale ha coraggiosamente risposto la cugina Filomena scoprendo in parentado-visione (passatemi l'orrido neologismo, please!!!) che la tutti-credevano-ex-fidanzata non è affatto ex.

A questo si aggiunge che il tonto (o bastardo, come è stato giustamente definito dalla cugina Filomena), per risparmiare quattro soldi, ha accettato l'invito della zia Maria a dormire a casa sua (ma no, anima, ma che ti pare che te lo lascio a dormire in albergo quando io a casa tengo due stanze vuote?)

L'ira delle zie Maria, Teresa ed Enza si abbatterà sul fedifrago bugiardo seduttore...

Non abbiate alcun timore: vi terrò aggiornate!

12 ottobre 2011

Banale ma tragico...

Ho il mal di testa!

11 ottobre 2011

Mi sento...

...come se fossi seduta su una mina pronta ad esplodere...

07 ottobre 2011

Cosa farei se non facessi quello che faccio?

Ci pensavo ieri sera: cosa mi piacerebbe fare?
Considerando che non sono per nulla creativa non posso "fare" qualcosa, posso al limite "vendere" qualcosa... Ma cosa?
Nutro una passione davvero sfrenata per le camicie bianche: potrei aprire un negozio, uno di quegli angolini incantevoli, piccolini e profumati e vendere solo camicie bianche.
Nutro una passione altrettanto sfrenata per i libri, mi piacciono quelli di cucina, quelli per i bambini e sui bambini e quelli di giardinaggio: potrei aprire una libreria multi-mono-tematica;-))
Mi piace anche la musica ma non mi ci vedo a vendere dischi... chissà perchè?
Mi piacciono torte e dolci ma mi piace anche essere magra e le due cose non vanno d'accordo: eviterò di aprire una pasticceria!
Mi piacciono da matti gli articoli di cancelleria: belle penne, bei quaderni... temo però che alla lunga mi annoierei...

05 ottobre 2011

Post n° 2 - oggi sono feconda...

...o forse non ho molta voglia di fare ciò che devo!!!

Ieri sera ho rivisto, per l'ennesima volta, Chocolat.

Alla Messa di Pasqua il parroco dice qualcosa tipo "Non giudichiamo la nostra bontà da quanta gente riusciamo ad escludere, giudichiamola sula base di chi riusciamo ad accogliere"

Volteriano...

Coerenza

Tommaso fra un mese esatto farà la sua Prima Confessione.
Cosa dite? Dovrò essere coerente e confessarmi anch'io?

30 settembre 2011

Siiiii, viaggiare......

Da qualche tempo gironzolo fra blog di mamme in viaggio, mamme espatriate, mamme emigrate, mamme che vorrebbero viaggiare-espatriare-emigrare. Mamme italiane a Shangai o a Singapore, a Tokio, Istanbul, Asmara o Stoccolma, mamme con figli al seguito a Montreal, in Madagascar o a Parigi...
Certe destinazioni sembrano facili: che ci vuole ad andare a Parigi? Parlo il francese e mi piace pure la loro cucina. Leida? è a 70' di volo da Milano, torno quando voglio e posso imparare qualunque lingua, anche il mandarino volendo. Altre mettono a dura prova la mia elasticità mentale, anche solo per pensare di poter prendere in considerazione l'idea di partire: come si fa ad andare a Shangai? Ma come? Due righe più su dico che posso imparare il mandarino e ora mi fa paura Shangai? Contraddizioni!
In realtà mi sta prendendo una sorta di frenesia: devo andare!
Mi deprime, mi mette ansia l'idea di morire qui dopo essere nata qui ed aver studiato qui e lavorato qui e aver partorito i miei figli qui e averli fatti crescere qui e sudiare qui, sempre qui, tutti questi "qui"... comodi, è vero; sicuri, vero anche questo, ma è tutto così limitato e chiuso e soffocante.

28 settembre 2011

La cosa bella di oggi è che...

...posso permettermi una visita allergologica privata, dal momento che in ospedale ci sono 6 (SEI) mesi di attesa.

Se notate un tono lievemente polemico... bè, avete ragione!

21 settembre 2011

La cosa bella di oggi

In realtà è una cosa bella di ieri, ma passatemela!
La cosa bella è l'espressione di Matilde alla sua prima lezione di violino... mi ha anche offerto il caffè!!!

20 settembre 2011

La bella notizia di oggi è...

Tommaso non ha più la febbre!!!

15 settembre 2011

Impegni del nuovo anno

Ok, ora l'anno è delineato almeno per quanto riguarda gli impegni dei bambini.

Lunedì violino
Martedì basket
Mercoledì danza
Giovedì basket
Venerdì chitarra
Sabato...
Domenica catechismo

Oltre alla routine ScuolaLaboratoriPiscina

Loro studiano, giocano, imparano e si divertono ma.... io arriverò a giugno?

14 settembre 2011

Però mi sto impegnando...

Stamattina mio fratello, dopo avermi chiesto per ben tre volte cos'avessi, mi ha detto: "E' impossibile che tu non abbia niente: hai una faccia da raccomandata!"

...

Una faccia da raccomandata???

...

La bella notizia di oggi è che non ho ricevuto nessuna raccomandata.

La faccia, quella, me la devo tenere

13 settembre 2011

La bella notizia di oggi è...

Matilde ha ritrovato Jolly Roger!

12 settembre 2011

Solo per mantenere la promessa...

Oggi, lunedì, devo proprio sforzarmi per trovare qualcosa di positivo!
Comunque, dato che ogni promessa è debito, provo.
Ho accompagnato i bambini a scuola: sono entrati senza neppure salutare... evidentemente là stanno bene!

09 settembre 2011

La cosa buona di oggi

E' venerdi...

08 settembre 2011

La cosa buona di oggi

Ieri ho latitato, allora oggi ne troverò due:
1. Ollie, tre anni e mezzo, ha detto a sua mamma "Mamma, ti ho detto che non hai capito!"... era bella da mangiare!!!
2. Una fuga all'ikea, per non dimenticare come si sta bene fuori dall'ufficio!

06 settembre 2011

La cosa buona di oggi

Oggi l'esercizio mi costa molta fatica (ieri a quest'ora mi lasciavo cullare dalle onde...) ma provo lo stesso, anzi: siccome oggi è una giornataccia mi servono almeno due cose buone!
1) Il caffè con la mia amica...
2) Sono stata a casa di mio fratello e la sua bambina più piccola (tre anni, occhioni d'ordinanza riccioli ribelli e guanciotte morbidose...) era in vena di coccole!!

01 settembre 2011

La cosa buona di oggi

Stamattina pioveva, anzi: un vero e proprio temporale con tanto di tuoni e fulmini!
Considerando che io non amo molto l'estate e che odio visceralmente il caldo, quello di oggi è stato un bel risveglio!
Se poi vogliamo aggiungere che ora splende il sole e che entro tre ore sarò in auto in direzione mare della Liguria... ebbene, climaticamente la giornata odierna rasenta la perfezione!!!

31 agosto 2011

Esercizio per la rentrée

Ho deciso che da oggi scriverò sul blog ogni giorno (a parte we e vacanze...) almeno una cosa bella, che mi fa sorridere o che, per una ragione o per l'altra, mi fa stare bene.

La cosa di oggi mi sorprende e mi fa tenerezza; la mia bambina da un paio di giorni gira per casa con la mia camicia da notte avvoltolata attorno al collo: dice che profuma di me!

30 agosto 2011

Vacanze


Prima tappa
Seconda tappa




Ogni commento sarebbe inutile...

03 agosto 2011

Otto anni

Otto anni di "momenti coccole", di risvegli morbidi nel lettone; otto anni passati a vederti crescere un giorno alla volta e far progressi un passetto dopo l'altro. Otto anni di preoccupazioni per le tue eterne bronchiti e di soddisfazioni per i traguardi che raggiungi, sempre col tuo luminoso sorriso sul volto.
Domani spegnerai otto candeline: avrai otto baci e otto tirate d'orecchie!!

19 luglio 2011

La carpa

Sabato pomeriggio il mio vicino di casa ci ha regalato una carpa e, sorridendo, mi ha detto "Adesso, signora, tocca a lei: si diverta!" e mi messo un mano un enorme sacchetto contenente il pesce più grosso che io abbia mai visto. Luccicava, era scivoloso e con le squame grosse come medaglioni, di un colore insignificante ma profumato di pesce fresco... sapeva di buono! Lungo forse 60 cm e di circa 4 Kg: pulirlo è stato un delirio!!
Alla sua vista mi sono sentita piccola, direi 11 anni e mezzo, e ho risentito l'odore polveroso di vecchi libri, l'odore che hanno le biblioteche quando nessuno si prende mai la briga di cambiare l'aria; mi sono rivista seduta ad un enorme tavolo, alle prese con uno schedario, oggetto mai visto prima, pieno di cartoncini recanti indicazioni relative a libri strani, da adulti bibliofili topi da biblioteca. Ed io persa lì dentro, spaesata e sola, alla ricerca di un testo semplice che mi raccontasse qualcosa sulle carpe, pesci di palude grossi e coi baffi, notizie adeguate alle ricerche di una bambina di prima media. Mia mamma, più spaesata e persa di me, mi aveva accompagnata, frettolosamente affidata alla bibliotecaria (che altrettanto frettolosamente aveva ricominciato a parlare con la sua amica) prima di scappare precipitosamente, probabilmente da mia nonna.
Al solo sentir parlare di una carpa mia mamma è tornata indietro di 30 anni, se è sentita spaesata e sola e trapiantata in un luogo che avrebbe dovuto esserle familiare e che invece non riconosceva più e che odiava dal profondo. E' ripiombata nella sofferenza di giorni senza luce, io e lei in auto, ferme al semaforo rosso a piangere, senza parlare.
Ieri le ho portato i bambini prima di venire in ufficio, bevendo un caffè mi ha chiesto "Sai cosa mi fa venire in mente la carpa?" ed io ho risposto "La mia ricerca i biblioteca." Abbiamo conservato lo stesso ricordo, io con lo stesso senso di smarrimento, lei con un senso di colpa che probabilmente non supererà mai.
Tempo fa mio papà mi ha raccontato di essere consapevole di quanto io abbia sofferto in quel periodo ma di non aver avuto scelta. Io penso che si ha sempre una scelta e che no, papà, non sarai mai consapevole di quanto io e la mamma abbiamo sofferto.

13 luglio 2011

Le cose che non capisco - Seconda puntata

Non che la cosa mi sconvolga più di tanto, però mi fa ridere.
Nel mio Comune è stato approvato il piano di diritto allo studio che prevede, fra l'altro, l'introduzione di una tariffa uguale per tutti a pagamento del doposcuola.
L'opposizione si è opposta (!), alcuni sono rumorosamente usciti dall'aula rifiutandosi di votare.
Cosa mi fa ridere? La giunta è di sinistra, l'opposizione di destra!!!

11 luglio 2011

Le cose che non capisco - Prima puntata

Mio cognato e sua moglie (ho fondate ragioni per credere che l'idea sia sua) il venerdì digiunano: assumono solo pane e acqua.

05 luglio 2011

La cosa che mi stupisce di più...

...nel mio rapporto coi miei figli è che per loro sono normali e scontate tutte le cose che per me sono frutto di scelte quotidiane.
Chi sposo? Papà
Dove abiteremo? A casa
Che lavoro farò? Il tuo
Come li vesto stamattina? Così
In quale scuola li iscrivo? La mia
Quale sport praticheranno quest'anno? Questo
Dove andremo in vacanza? Là
Quale auto compriamo? La nostra
Per loro è tutto ovvio, naturale e normale. Per me è sempre una scelta e quindi un rischio.
Ed è meraviglioso questo loro abbandonarsi a noi, con cieca fiducia.

01 luglio 2011

Ci sarò...

quando copierai il compito di inglese, per spiegarti che imbrogliare è sempre disonesto;
quando non avrai voglia di andare all'allenamento di basket, per spiegarti che la stanchezza non è una valida giustificazione;
quando ti verranno a noia le prove per il saggio, per spiegarti che si deve sempre portare a termine ogni impegno preso;
quando riderai del 5 in matematica di un amico, per spiegarti che una persona in difficoltà va aiutata e non derisa;
quando ti rifiuterai di assaggiare il cibo che hai nel piatto, per spiegarti che la dedizione di chi ha lavorato per te merita rispetto;
quando porterai a casa la pagella più bella del mondo, per spiegarti che una cosa è l'orgoglio per il proprio lavoro, altro invece è vantarsi spudoratamente.

Ci sarò per insegnarti la pazienza, il valore del lavoro, la riconoscenza, il rispetto delle regole e la consapevolezza che, se vuoi e se lavori sodo, puoi tutto. Anche cambiare le regole.

Sara: Bukowski ha detto che si salva il mondo salvando un uomo alla volta. Io ne ho due da far diventare grandi: parto avvantaggiata!

28 giugno 2011

http://27esimaora.corriere.it/articolo/stupro-di-gruppo-tra-ragazzidi-chi-sono-le-colpe/#more-1831

Di chi sono le colpe?
Esistono due modi diversi di impostare la società e le sue regole.
Da un lato si possono creare montagne di regole, obblighi e divieti, organizzare e descrivere minuziosamente ciò che si può o si deve fare e come tutto questo vada fatto, e ciò che non si può neppure immaginare di fare. Chi non rispetta le regole è fuori.

Dall'altro lato si possono demolire le suddette montagne, attribuendo alla liberta personale il rango di unico parametro di vita. In quest'ottica non esiste più nulla che sia giusto o sbagliato in sè, tutto dev'essere "contestualizzato". Chi non rispetta le regole è un grande, uno furbo da prendere ad esempio. Chi sbaglia in realtà è solo stato indotto in errore, poverino...
L'estrema libertà deve necessariamente implicare un'altrettanto estrema responsabilità per le proprie azioni nonchè rispetto per gli altri e per la loro libertà. Se le due cose non vanno di pari passo, allora è meglio tornare alle regole e ai divieti.

Mi rendo conto di aver scritto una montagna di banalità, ma è banale anche la domanda

22 giugno 2011

10 cose che non sopporto - non in ordine di importanza

1) la violenza, soprattutto immotivata
2) la volgarità, che non è solo dire brutte parole. Anni fa fingevo di non capire i doppi sensi
3) le ingiustizie e, fra queste, il razzismo
4) le barbabietole
5) le generalizzazioni
6) le conversazioni banali e monotematiche (in effetti le conversazioni con mia suocera...)
7) l'abbigliamento inappropriato (all'occasione, al ruolo, all'età...)
8) le scarpe sporche o in disordine
9) i denti in disordine o, peggio ancora, mancanti
10) vedere gente dormire per strada in una città come Milano
11) chi arriva tardi ad un appuntamento

Ho messo insieme cose sciocche e cose pesanti come macigni. Non vuol essere superficialità, è solo un gioco

Io in dieci punti

Vediamo...
1) da piccola volevo fare la ballerina; soffro ancora per il rimpianto.
2) ho pochissima memoria: dimentico i libri che ho letto, i film che ho visto e i dischi che ho ascoltato. Dimentico anche le offese e le cattiverie subite e non è sempre una bella cosa.
3) continuo ad ingrassare e a dimagrire, nel mio guardaroba trovo indumenti di tre taglie diverse.
4) ero molto romantica, adesso faccio finta di esserlo meno. Sono stata, sono e sarò sempre molto coccolona
5) piango: al cinema, leggendo, ascoltando o cantando, ultimamente mi commuovono anche le pagelle dei miei figli!
6) in un certo periodo della mia vita ho sofferto moltissimo: un dolore sordo e senza speranza, che mi toglieva il sonno e l'appetito. Poi ne sono uscita. Ora sono più forte perchè so che se ne può uscire. So che tornerà, spero per cause diverse ma tornerà...
7) se mia mamma dovesse descrivermi non direbbe che sono una persona dolce ma che sono una donna forte; prima mi faceva arrabbiare, ora so che è un complimento.
8) non sono nata per stare da sola, la mia condizione naturale è al centro di una famiglia e di un gruppetto di amici.
9) non sono capace di mentire, piuttosto taccio. A volte, per convenzioni sociali, una piccola bugia non stonerebbe (ma che bel bambinoooo, ma come ti sta bene quella gonnaaaa, adoooro questo taglio di capeeeelliiii... bleah!!!)
10) mi piace parlare di politica, solo che finisco per litigare perciò cerco di trattenermi.

April - ho raccolto il guanto che mi hai lanciato: sono stata brava?

20 giugno 2011

Saggio di danza





Alla sua età arrossivo se qualche "grande" mi rivolgeva la parola e tremavo all'idea di essere al centro dell'attenzione.
Lei si avvia baldanzosamente verso il teatro per il suo terzo saggio di danza, emozionata, impaziente e felice, un po' più ballerina e un po' meno bambina di tre anni fa.

15 giugno 2011

Tamarreide

Sogno un mondo lineare e pulito, un mondo con poche regole chiare e semplici. Un mondo popolato da gente che, con onestà, impegno e buona fede, faccia il proprio dovere al massimo delle proprie possibilità e abilità. Nel quale non ci sia invidia ma rispetto del lavoro e delle capacità di ognuno e dove si tenga in massima considerazione l'onestà intellettuale di chi non si tira indietro e non cerca scorciatoie. Un mondo nel quale tutti riconoscano l'intriseca e grande nobiltà di un muratore che sa fare il muratore o di un idraulico che sa fare l'idraulico o, perchè no?, di un ingegnere o di un avvocato che sanno fare rispettivamente l'igegnere o l'avvocato.
Tutto il resto è "tamarreide"

14 giugno 2011

Bloccata

Potrei raccontare del tipo un po' "seventy" che ho incrociato oggi in bici: capelli bianchi al vento, sguardo sognante, cantava "dieci ragazze per me posson bastareeee...." e non era neppure stonato!
Potrei raccontare della bavarese alle fragole che ho visto realizzare ieri sera in tv: 54 ingredienti compresi: destrosio, sciroppo di glucosio e colorante bianco!!!
Potrei raccontare di una festa piena di bambini o del mio (fallito) tentativo di realizzare burri aromatizzati.
Potrei raccontare di un invito a pranzo, quando uno dei miei ospiti, un anziano signore pieno di dignità e signorilità, mi ha ringraziato commosso per aver usato per lui i piatti di porcellana e i bicchieri di cristallo.
Potrei, ma non riesco a farlo.
Sarà Marco, sarà il caldo, sarà la voglia di vacanza e di evasione, oppure saranno queste cose insieme ad altre, sarà ma io mi sento come il tizio della foto: bloccata, impantanata in un mare magnum di piccoli problemi che, presi uno alla volta non sono niente, tutti insieme invece...

01 giugno 2011

Marco è morto

Era un omone grande e grosso, mi superava di tutta la testa; aveva mani grandi come badili, le stesse mani di nostro nonno, la sua stessa bontà silenziosa, la sua stessa laboriosità umile, quotidiana.
Marco era disperato e nessuno di noi se n'è mai accorto, troppo convinti che, tanto, grande grosso e laborioso com'era se la sarebbe comunque cavata, forse sotto sotto convinti che un uomo così "orso" non potesse subire il "male di vivere": occorre essere degli esteti raffinati per potersi disperare, stupidi ottusi egocentrici imbecilli che siamo stati.

Marco non si è laureato come sua sorella, non è stato neppure capace di diplomarsi ragioniere, Marco non è stato capace di scegliersi una donna capace di volergli bene, Marco non era capace di gestire in autonomia il suo bar, Marco senza l'aiuto quotidiano di sua mamma non sarebbe stato capace di muovere un passo, questo è quello che gli hanno sempre fatto credere: può una persona crescere e vivere ogni giorno circondato da una famiglia affettuosa e presente ma che gli ha trasmesso questo messaggio tutti i giorni della sua vita? Evidentemente Marco ad un certo punto ha deciso che no, nessuno può farcela, neppure un omone grande e grosso come lui.

Lascia un bambino di quasi 9 anni, l'età di mio figlio, lascia due genitori anziani e disperati, lascia una dozzina di cugini increduli e colpevoli: ci siamo sempre stati per una pizza e una birra, mai per una chiacchierata... senso di colpa inutile.

30 maggio 2011

Sto al gioco...

Lei è solare, concreta e consapevole.
Lui è meditabondo, severo e ligio.
Lei vive nel nostro mondo, lui nel suo.
Lei è una farfalla, lieve e colorata.
Lui è un'ape laboriosa.
Lei ha bisogno di un buon motivo per essere triste.
Lui ha bisogno di un buon motivo per essere allegro.
Lui è lento, lei è già pronta. Sempre.
Lui è studioso, logico, curioso, razionale e creativo.
Lei è diligente. Il giusto, non una briciola in più.
Lui è ordinatissimo, lei affatto.
Con lei è bello chiacchierare, con lui è bello ragionare.
Lei ha il pollice verde, lui distrugge anche le piante di plastica
Lei è vanitosa, lui anche;-)
Per lei il mondo è un meraviglioso posto da esplorare e conquistare, per lui è un problema da risolvere.
A lui servono tre anni per selezionare un amico, a lei tre minuti.
Lei è sorridente, permalosa e non piange mai. Lui è cauto, diffidente e parsimonioso.

26 maggio 2011

Stanchezza





Non ricordo di essere mai stata così stanca.
Non l'anno della maturità, quando mi reggevo a scariche di panico e adrenalina.
Non con gli esami all'università, neppure dopo scienza delle costruzioni, esame che mi ha stressato da morire perchè il prof mi terrorizzava.
Non con i bambini piccoli: allora avevo sonno, la stanchezza di questi giorni è diversa.
E' una stanchezza totale, annichilente, che non passa con un buon sonno, con un pomeriggio di svago o con un we di giardinaggio.
E' svegliarsi alla mattina pensando "o mio Dio è solo lunedì" (o martedì o giovedì...).
E' uscire di casa sapendo che, per quanti caffè io possa bere prima di uscire dal bar, comunque sempre in ufficio devo andare, sempre allo stesso tavolo davanti allo stesso computer a rispondere alle stesse telefonate sapendo, tra l'altro, che se mai dovessero cambiare potrebbe essere solo in peggio.
E' il senso di fastidio misto a timore quando suona il cellulare, timore che si trasforma in vera paura se il numero è sconosciuto; l'aver cambiato la suoneria abbinata alla categoria "amici" non ha fatto che anticipare lo stress.
E' andare a letto la domenica sera già in crisi
E' non avere voglia: di cucinare, di uscire, di organizzare una vacanza, di comprarmi i pantaloni o di andare dal parrucchiere o di truccarmi alla mattina.
E' far fatica a prenotare la cena di classe, è trascinarmi al tennis nella convinzione che sia sbagliato rinunciare a qualcosa che mi fa stare bene quando, in realtà, non mi fa più stare bene, mi stanca ulteriormente e basta...

17 maggio 2011

Cultura

Ieri mia mamma mi ha detto che lo studio serve a far circolare cultura.
Ha aggiunto inoltre che la circolazione della cultura rende migliori le persone e, di conseguenza, la società.
Non ha parlato di lavoro, non ha parlato di guadagno o di carriera o di prestigio.
Mia mamma ha studiato alle commerciali e fa la casalinga.
E ha capito tutto.

10 maggio 2011

Destino...





Sto leggendo un libro che mi fa riflettere su alcune cose.
E' un libro che parla di scuola (argomento che mi interessa sempre tanto) e di educazione (argomenti che mi interessa ancora di più).
C'è scritto che non ha senso costringere una persona a seguire percorsi formativi diversi dalle sue particolari inclinazioni, che è pura violenza.
Tempo fa sentivo (o leggevo) un discorso fra due persone, se non ricordo male due ebrei. Dicevano che Dio ci crea ciascuno con uno specifico destino e chi non lo segue, non ottemperando al disegno divino, si costringe ad una vita di insoddisfazione... non ricordo dove l'ho letto.
Penso a schiere di notai e avvocati per tradizione familiare, ai bocconiani perchè-è-facile-trovare-lavoro, ai medici perchè un-dottore-in-casa-ci-vuole, alla mia laurea in ingegneria presa per accontentare papà, perchè lui, ai suoi tempi, non aveva potuto farlo e perciò tocca a noi; all'epoca ero convinta di volerlo io, ed è questo il dramma...
Ora mia figlia "studia" danza classica perchè io ho abbandonato troppo presto e me ne sono pentita. Lo so: regalandole il tutù rosa per il suo quarto compleanno, il dvd della bella ballerina e le scarpette e una cameretta tutta rosa con le fatine e le ballerine la sto piegando alle mie aspirazioni mancate. Per ora si diverte e prometto (croce sul cuore) che smetterà appena lo deciderà lei.
Una domanda atroce mi fa soffrire: se non fossi stata una così brava bambina, sempre obbediente e rispettosa dei desideri paterni, se non mi fossi lasciata guidare (o convincere...) per anni e anni, ora chi sarei? Se avessi avuto la forza di ascoltarMI e obbedirMI ora cosa sarei?
Vado a fare il "compito metrico"....

03 maggio 2011

La mia personalissima idea di scuola





Parlo, ovviamente, di scuola elementare. Ora si chiama "primaria": secondo l'uso corrente, si cambiano i nomi delle cose per dare l'impressione di aver cambiato le cose stesse, di averle rese più moderne, meno umili (o umilianti...), più adatte all'uso.
Dunque scuola elementare: i miei figli sono ancora piccoli e non ho esperienza di altre scuole.
Nell'ottica di individuare i criteri in base ai quali scegliere la scuola per i miei figli, a suo tempo ho fatto una chiacchierata con una mia amica dei tempi del liceo, ora insegnante di lettere alle medie e le ho chiesto cosa si aspettano i "prof" delle medie dai bambini che arrivano dalle elementari.
La risposta è stata disarmante: "Dovrebbero saper leggere e scrivere in italiano e sapere l'aritmetica, il resto glie lo insegnamo noi"
....
Cinque anni di scuola per imparare quattro regole di ortografia e le quattro operazioni di base???
Ma soprattutto: cinque anni di scuola a tempo (quasi) pieno?

Forse gli effetti speciali che qualcuno ritiene essere fondamentali per una scuola moderna e capace di preparare i bambini ad affrontare il mondo sono, appunto, effetti speciali, trucchi, maquillage senza importanza e senza sostanza.
A cosa serve che un bambino di otto o nove anni impari ad usare word? A cosa servono il laboratorio di basket, quello di ginnastica artistica o di cucina? Sono un riempitivo (un riempitivo!) fondamentale per bambini obbligati a restare otto ore a scuola: non si può mica pensare di fare otto ore di grammatica e aritmetica!
Non si può allora pensare ad una scuola più rispettosa dei tempi dei bambini, organizzata sulle loro esigenze e non su quelle delle mamme che lavorano? Una scuola inoltre rispettosa delle differenze (è una brutta parola?) esistenti fra i bambini? Esiste qualcosa di più ingiusto che dare a tutti, benchè diversi, la stessa scuola (merenda, medicina, attività sportiva, ...)?

Da questa riflessione nasce la mia idea di scuola. A qualcuno interessa?

Grazie Sogno: visto che interessa almeno a te, proseguo.

Dici che la scuola deve per prima cosa creare il gusto per lo studio, ma non riuscirà mai a farlo se sarà troppo difficile per alcuni e troppo lenta per altri. Non è una novità ne' un segreto che al mondo esistono bambini lenti, bambini veloci e bambini medi e una scuola tarata sulla velocità di una di queste "categorie" (via!, passatemi il termine...) sarà inevitabilmente sbagliata per le altre due! Fatta questa premessa, ecco il mio sogno.

1) Vorrei che i miei figli avessero una sola maestra, possibilmente brava e appassionata, of course... e che le specialiste fossero davvero specializzate nell'insegnamento della loro materia
2) Vorrei che avessero la possibilità di fare tante ore di inglese (o cinese, o sudcoreano, o quello che volete purchè sia una lingua straniera...) orale, solo orale per diversi anni, prima di vedere la loro prima frase scritta. I bambini imparano a scrivere e a leggere solo dopo una pratica orale di 5 o 6 anni. Devono giocare, mangiare, cantare, litigare in inglese (o cinese, eccetera...) come fanno in italiano. Anche il teatro va bene ma non è sufficiente: un conto è imparare una particina a memoria, altro conversare liberamente
3) Vorrei che il tempo pieno fosse facoltativo. Ogni famiglia ha il diritto di decidere come completare l'educazione dei propri figli e deve avere la possibilità di decidere quanto tempo dedicarvi in prima persona. E non ditemi che così si accentuerebbero le differenze: le differenze esisteranno sempre e comunque e non sarà certo il tempo pieno che potrà annullarle.
4) Vorrei che le ore di scuola pomeridiana fossero dedicate ad attività differenziate. Di approfondimento per chi, già bravo in alcune materie, vuole spingere il suo sguardo più in là. Di ripasso per chi, un po' più lento in alcune materie ha bisogno di tempi più lenti per ottenere i risultati attesi. Di svago per tutti. Ma non: una delle tre per tutti i pomeriggi della settimana, no! Tutte e tre, distribuite nelle varie ore, perchè è molto probabile che tutti abbiano voglia e bisogno ora di questa, ora di quella...
5) Vorrei che la scuola ponesse l'accento sulle competenze fondamentali e non pedesse tempo a rincorrere farfalle colorate. Le competenze fondamentali, a mio avviso, sono: una solida preparazione in italiano (a dieci anni devono essere in grado di scrivere correttamente, di organizzare un testo, di organizzare un discorso, di fare un riassunto, di leggere un libro e capirlo), devono essere in grado di sostenere una conversazione con un coetaneo in inglese (o cinese, o sudcoreano, o quello che volete...), in matematica... la matematica per me è una nebulosa: non riesco a capire dove è corretto che si fermino. Chi mi conosce, sa anche perchè dico questo, e perchè mi fermo. Storia e geografia: a mio modesto parere, non ha importanza se hanno finito il programma, quello che davvero conta è se hanno imparato a studiare: leggere, comprendere, fare passaggi e collegamenti, ricordare e ripetere, mettere in relazione ciò che è accaduto con "dove" è accaduto e maturare la consapevolezza che, se studio un evento prima di un altro, non significa necessariamente che l'uno si sia verificato prima dell'altro.
6) Vorrei che la scuola fosse aperta dalle 7 della mattina alle 7 di sera, con una biblioteca sempre aperta e a disposizione dei bambini per leggere e per prendere in prestito i libri da portare a casa e con aule di studio. E non crediate che i bambini delle elementari siano piccoli per gestire con responsabilità questo tipo di strutture se messe a loro disposizione.
Una scuola strutturata in questo modo è utile a chi parte svantaggiato dato che si prende il tempo per colmare le lacune, ma è utile anche a chi è veloce e non ha lacune da colmare, rispettando in questo modo le esigenze di tutti.
 
Attendo commenti...

PS: Chi mi parla di budget è un malandrino!!!

02 maggio 2011

E' andato...


...e anche il mio "wedding week end" se n'è andato!!!

28 aprile 2011

L'angelo custode dei bambini distratti

L'angelo custode dei bambini distratti è intervenuto nelle vesti di un custode di scuola panzuto, volgare, antipatico e... attento, che ha rinvenuto la bici dimenticata da mio figlio in un posto che, secondo lui, non era consono ed ha provveduto a spostarla davanti a casa sua, su retro della palestra.
Vorrei aggiungere che mio figlio ha legato la bici esattamente nel luogo che il custode panzuto gli ha indicato ma rischierei di apparire petulante, perciò non lo dico;-)
E' doveroso perciò che io ringrazi il suddetto custode per la cura che ha avuto della bici di mio figlio, ma continuerò a considerarlo volgare e antipatico: è più forte di me.

21 aprile 2011

La bici di mio figlio





Come si può rubare la bici a un bambino?
D'accordo, lui è distratto e l'ha dimenticata nel cortile della palestra, ma era legata con la catena, ed era sotto il portico: non la si poteva vedere dalla strada!
L'ha dimenticata ieri sera e stamattina alle nove era già sparita. Forse il custode l'ha messa nel ripostiglio degli attrezzi? Era solo una speranza ma abbiamo voluto controllare: un ragazzo gentile ci ha aperto la scuola e ci ha fatto entrare (grazie davvero!) ma non c'era.
Ho chiesto anche all'allenatore, ma non ne sa niente. Avete suggerimenti? Posso chiedere ancora a qualcuno? O devo solo pensare a come si può rubare la bici a un bambino?

20 aprile 2011

Regali...




Oggi abbiamo consegnato il regalo alla maestra che si sposa. L'oggetto che ha vinto il referendum non è molto poetico ma, se ben usato, produce risultati di pregio (;-)). Io avrei scelto altro, ma il popolo così si è democraticamente espresso, perciò...
Il voluminoso scatolone è strato trasportato a scuola da una mamma volenterosa, poi il custode e un papà si sono sobbarcati l'onere (e che onere!) di portarlo al secondo piano, seguiti da un codazzo di mamme ansiose di vedere l'espressione della maestra che... non c'era!!!
I bambini erano eccitatissimi alla vista di cotanto pacco, e posso capirlo, ma le mamme???
Alcune si sono fermate: avranno avuto il coraggio di attendere ansiosamente l'arrivo della maestra? Magari sedute per terra (no, per terra no!) in corridoio...
Sono curiosissima e devo indagare...

18 aprile 2011

cento cose di me


1) sono mamma
2) lavoro
3) ultimamente il mio lavoro non mi piace
4) se dicessi ora di essere sposata mio marito si offenderebbe a morte per essere stato messo solo al quarto posto
5) mi piace cucinare ma non sopporto la routine di colazioni-pranzi-cene
6) mi piace avere amici a casa, mi piacciono le feste: le mie, dei bambini, dei parenti, degli amici, di sconosciuti
7) come diretta conseguenza del punti 6 mi piacciono Natale, Pasqua, Ferragosto, Carnevale, ecc
8) invece non sopporto il capodanno: mi viene sonno!!!
9) vivo in una casa azzurra e dalle mie parti ciò è strano!
10) ho un orto nel quale mio marito coltiva pomodori zucchine e cetrioli
11) io, invece, cerco di far sopravvivere 12 mq di prato e qualche fiore. Che fatica!!!
12) di mestiere progetto case
13) prima che diventasse un lavoro mi piaceva disegnare, ora non più
14) mi piacciono gli acquerelli ma non li so fare. Anni fa avevo comprato l'attrezzatura indispensabile: carta pennelli colori e un paio di manuali: giacciono impacchettati in una scatola in fondo all'armadio
15) non sopporto di avere animali in casa. Già orto e giardino forniscono ragnetti e formichine, mi mancano cani e gatti per fare il pieno!
16) sono golosa, amo le caramelle gommose, le liquirizie, il cioccolato, i gelati. Ho una vera passione per il panettone, il mio dolce preferito dopo una cena è la crème caramel
17) adoro leggere, potrei passare un intero we sprofondata in un buon libro
18) quali libri mi piacciono? vado a periodi. Ho fagocitato Pirandello al liceo, prima ancora richard bach (il gabbiano jonathan livingston...) poi ricordo hermann hesse, poi il verismo (l'ho odiato al liceo, che ognoranza!!!) un po' di letteratura russa, i francesi pochino a parte Voltaire. Poi ho scoperto i saggi e mi si è aperto un mondo. E i libri per bambini. E le ricette.
19) La musica. Anni fa non concepivo una giornata senza musica, Ora un po' meno...
20) Ho studiato pianoforte e violino
21) Sport. in ordine più o meno cronologico ho praticato:danza basket tennis sci nuoto equitazione un po' di palestra pilates. Ora scio in inverno nuoto in estate e gioco a tennis fra una cosa e l'altra
22) non suono nè il pianoforte nè il violino
23) non parlo inglese e questo mi fa sentire un'aliena
24) ho uno spiccato senso dell'orientamento, raramente mi perdo e sono un drago a leggere le carte
25) odio il navigatore
26) me la cavo più che bene con la tecnologia in genere, riesco a fare tutto quello che mi serve con pc foto e video camere, decoder vari
27) monto anche i mobili dell'ikea con grande godimento fra l'altro
28) però non faccio benzina al self service... nessuno è perfetto!
29) adoro passare il tempo coi miei bambini
30) odio il caldo umido della pianura, sopporto più facilmente il freddo.
31) in primavera, quando arriva il caldo e occorre indossare abiti più leggeri vado in crisi: odio mostrarmi e forse cappotti e piumini mi danno la sensazione d'essere un po' nascosta
---Vado avanti più tardi---
32) mi piace andare in bicicletta! anche il tragitto casa-scuola-ufficio sembra una vacanza!!
33) mi piace anche andare in moto, ogni tipo di moto. Da ragazzina ho avuto per un certo tempo un'aletta rossa (qualcuno la ricorda?) poi ho messo la testa a posto e sono passata ad un normalissimo scooterino. Mio marito ha tentato di trasformarmi in una vespista e crede di esserci riuscito. Non ha mai capito, lui, che due ruote, di qualunque tipo siano, fanno di me una donna felice!
34) mi piace la birra
35) mi piace il chiodo di pelle. Mi rendo conto che aver messo in fila moto-birra-chiodo di pelle può dare di me un'idea un po' particolare; che poi sia falsa, non saprei!!
36) mi piace studiare coi miei bambini, e sono anche brava a farlo. Riesco a far sembrare un'avventura la lezione di storia e un'esplorazione quella di geografia; la matematica è il mio pane e l'italiano la mia passione: passerei ore con loro sui libri, i bambin un po' meno...
37) mi piace la gente ma odio la folla. Le persone, prese poche alla volta risultano spesso interessanti, tutte insieme invece sono di solito fastidiose.
38) e come corollario a quanto detto sopra vi dirò che il mio gruppo ideale è composto da due persone: io e un'altra. Anche coi bambini preferisco un tranquillo tete a tete con uno alla volta.
39) altro corollario: da un po' di tempo frequento assiduamente due amiche contemporaneamente. Loro non lo sanno ma per me è un'esperienza nuova e di grandissima soddisfazione: grazie ragazze!!!
40) odio fare shopping.
41) non è del tutto vero: odio comprarmi vestiti, mi diverto a comprarmi scarpe-borse-biancheria
42) mi diverto anche a comprare vestiti per i bambini, ma a loro sta bene tutto: non contano!
43) mi piace progettare distribuzioni interne di costruzioni, arredi e, ultimamente, giardini e orti
44) mi piacciono le moto guzzi, quelle vecchie tutte rosse!
45) odio lo sport in tv
46) odio i "varietà", i programmi di intrattenimento, i reality, il 90% di quello che trasmette la tv
47) guardo i tg, di solito tre
48) mi piacciono i film, non quelli che sceglie mio marito che ha gusti balenghi
49) a volte guardo i cartoni coi miei figli; mi piacciono i fantagenitori, mr bean, fineas e ferb. Chi ha figli under 10 saprà di cosa sto parlando
50) non mi interessano le automobili. La mia ha 4 ruote e un bagagliaio molto grande.
51) mio marito ha una passione per le automobili. Ogni viaggio in autostrada è costellato da "guarda là, guarda lì..." Se poi incrociamo ferrari o maserati è finita
52) ho bisogno di silenzio. Non sopporto schiamazzi notturni, gente che parla ad alta voce, tv e musica a palla.
53) ho amato la mia maestra delle elementari. Si chiama Laura ed era giovanissima. Mi ha insegnato ad amare lo studio e di questo non la ringrazierò mai abbastanza
54) ho odiato le scuole medie, forse perchè le ho iniziate in una città e finite in un'altra
55) ho faticato al liceo ma me la sono sempre cavata più che decorosamente
56) il poli... non ho parole per definire la mia esperienza al poli
57) la maestra di mio figlio mi ricorda la mia
58) cosa volevo fare da grande quand'ero piccola? La ballerina e la maestra
59) si, ma a volte fingo (e chi ha orecchie per intendere intenda...)
60) ero molto brava a scegliere i regali e a scrivere i bigliettini di auguri. Ora no, forse perchè ho poco tempo
61) sono molto romantica e da ragazzina lo ero ancora di più. Sognavo di sposarmi con un abito alla Rossella O'Hara. Poi il mio gusto è migliorato, credo.
62) mi piacciono il blu, l'azzurro, il bianco. In generale prediligo i colori freddi
63) mi piacciono gli elenchi di cose da fare e tirare righe sulle cose già fatte, mi divertono i test e i rompicapo
64) odio perdere tempo, ne ho poco e non lo posso sprecare
65) non sopporto chi parla male in italiano pur essendo nato e cresciuto in Italia, l'approssimazione e la superficialità.
66) sopporto ancora meno le generalizzazioni e i pregiudizi: non esiste "la" donna che lavora, "il" giovane, "lo" straniero, "il" pugliese, "il" terone, "il" milanese. Esistono persone, milioni di persone ognuna diversa da tutte le altre.
67) odio la violenza. E, se una reazione violenta può essere compresa anche se non giustificata, non tollero la violenza gratuita, ingiustificata, non provocata.
68) mi piace la pizza, la cucina tex-mex, il sushi, le tajine marocchine, il kebab, la sacher, il profitterole... mi sa che faccio prima a dire che mi piace mangiare... e si vede!!!
69) mi piace viaggiare: il mondo è un posto meraviglioso e se penso che non vedrò mai alcuni paesi a causa della follia violenta di taluni folli personaggi mi viene una rabbia...
70) sono curiosa di veder crescere i miei figli. Come boccioli pieni di promesse, voglio vedere cosa sapranno fare della loro vita, dei loro talenti, delle loro qualità.
71) amo i profumi. Quelli dei fiori e delle piante, quelli della cucina (mia, di mia mamma, di mia suocera, di amiche, cognati/e) delle pasticcerie quando ci si passa davanti. I profumi delle pagine dei libri, il profumo della tipografia di mio nonno paterno e dell'orto di mio nonno materno. Delle pelletterie e delle biblioteche polverose. Delle chiese, dei panifici e dell'erba appena tagliata. Dell'orto di mio marito (e di mio marito...). Amo il profumo della pelle e dei capelli dei miei bambini, anche quando non sono proprio freschi di doccia;-) Dell'aria di Varigotti in un pomeriggio di primavera. Della neve in montagna e del mare.
72) amo la montagna. In inverno quando l'aria è frizzante e la neve scricchiola sotto gli scarponcini. In primavera quando timidi crochi bucherellano qua e là il manto candido. In estate... via, siamo sinceri: in montagna non esiste l'estate, è solo una lunghissima, meravigliosa primavera. E in autunno, con i fuochi accesi nel camino e lunghe serate tranquille. E già si annuncia un nuovo inverno...
73) amo il mare in primavera, quando le prime giornate di sole invitano a togliere scarpe e calzini e sedersi così, sulla spiaggia deserta.
74) odio la folla
75) amo la sensazione che le cose migliori, in questo nostro mondo agitato, sono in fondo a disposizione di chiunque: un buon libro, il sapere di migliaia di pensatori, la musica, la pittura, l'architettura...
76) sono piuttosto permalosa e faccio fatica a digerire una critica
77) mi sento grassa, e lo sono in effetti
78) mi piacciono le scarpe alte ma poi cammino con scarpe da ginnastica camuffate da calzatura stilosa
79) non provo invidia, nel senso che difficilmente vorrei per me un oggetto posseduto da altri. Ammiro invece in modo totate alcune qualità delle persone: la generosità e l'altruismo ad esempio, la semplicità con la quale alcuni sono capaci di offrire doni o aiuto, il talento e la creatività. Ma anche, più prosaicamente, l'attenzione che alcune persone mostrano di saper avere verso se stesse: ci sono donne sempre ben truccate-pettinate-vestite-calzate, sempre magre e in forma, che non sbagliano un abbinamento e non hanno mai lo smalto sbeccato o il viso tirato. Ammiro anche loro.
80) mi piacciono i gioielli ma non ne faccio una malattia.
81) Quando mio marito per il decimo anniversario di matrimonio non mi ha regalato il brillocco che mi aspettavo ne ho fatto una tragedia. Per il simbolo, non per il brillocco in sè.
82) E a proposito: mi piacciono i regali. Mi piace farli e riceverli. Nelle occasioni e anche senza alcuna occasione. E siccome fortunatamente non mi mancano fondi per comprarmi ciò che desidero, non sopporto i regali fatti tanto per fare. Il regalo E' il tempo e l'attenzione che quancuno ci mette, non i soldi spesi per comprarlo.
83) mi piace parlare di politica,
84) non mi piacciono i nostri politici
85) ho i capelli ricci e non mi piacciono, perciò li ho fatti lisciare dal parrucchiere con un trattamento semipermanente.
86) non i piaccio coi capelli lisci. Forse non è colpa dei capelli...
87) mi trucco pochissimo, un pochino di più nelle occasioni tipo matrimoni.
88) dovendo scegliere la facoltà ho escluso a priori medicina: mi spaventa l'idea di non essere in grado di aiutare chi si affida a me, poi ho avuto due figli
89) alla fine ho scelto ingegneria e non so se ho fatto bene.
90) sono una donna sana a parte il mal di testa, che mi tormenta frequentemente e da sempre
91) mi piace entrare nel letto con le lenzuola fresche di bucato
92) mi appassiona la storia, la storia della scienza in generale e della matematica in particolare, soprattutto mi appassione l'educazione dei bambini e la scuola: ho letto molto da quando sono diventata mamma
93) sono rappresentante di classe e, benchè mi abbia deluso la corrente interpretazione dei compiti e del ruolo di una rappresentante, mi piace
94) ho un rapporto difficile con mio papà, di grande stima professionale (anche se ora è invecchiato e si nota in tante piccole cose) ma di notevole distacco personale, come se non mi conoscesse
95) ho un rapporto meraviglioso con mia mamma, una sorta di rispettosa simbiosi che molti non capiscono, a cominciare da mio marito
96) ho avuto un rapporto indifferente con mio fratello, poi abbiamo cominciato a lavorare insieme ed è diventato pessimo. Ora, da un annetto credo, è meraviglioso... non so cos'è successo ma sono felice e non faccio domande. Chissà se sa quanto gli voglio bene?
97) sono stata timidissima, anche sono telefonare per prenotare un tavolo al ristorante mi metteva ansia. Ora lo sono meno ma, soprattutto, ho imparato a fingere e nessuno se ne accorge ihihih!!!
98) non so mentire e in generale preferisco una brutta verità ad una pietosa menzogna.
99) il 98) non vale se si parla delle dimensioni del mio fondoschiena...
100) sono orgogliosa di essere arrivata a 100!!!

Grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirmi fin qui e grazie a chi, avendo tempo da dedicarmi, vorrà regalarmi un saluto!