02 aprile 2014

Dodici anni

Dovrei, forse, scrivere qualcosa per celebrare il dodicesimo compleanno del mio T.

E invece no. (Mamma perfida!!!)

Scriverò invece due righe per celebrare il "nostro" dodicesimo compleanno: mio e della mia amica M. conosciuta appunto il 2 aprile del 2002 attorno all'una di notte in una stanzetta all'ospedale della nostra città. Io avevo il letto numero 19, lei il 20 o forse il 18... chi se lo riocorda?
Per me era il primo parto e per lei il secondo, ma dal suo primo erano passati già 9 anni e forse era più emozionata di me.
Mi ha aiutata tanto: io, neomamma imbranata e dolorante, con quell'esserino sconosciuto e affamato fra le braccia non sapevo davvero cosa fare. Lei, dolcissima e più esperta, capace di dare una mano così, senza parere. Abbiamo cambiato pannolini, allattato, svezzato insieme i nostri piccoli. Lei ha seguito da vicino la mia seconda gravidanza e ha rimandato la partenza per le vacanze per essere presente alla nascita della mia piccola: la sua è stata la prima bambolina di mia figlia, il suo uno dei primi sorrisi che ho visto rientrando in camera.
E così, senza parere, da dodici anni ci frequentiamo: i nostri marmocchi nel frattempo sono cresciuti (il suo più del mio, molto di più: dimostra 16 anni, altro che 12, col suo 43 di piede e i suoi 167 cm di altezza!!), si vedono tutti i giorni a scuola da così tanti anni che credo non possano immaginare una vita senza. Così come io, credo, non posso ormai immaginare una vita senza.