31 ottobre 2021

La versione di Chiara

Un amore che "ci capiamo"
Rispetto
Una casa piena di musica, quella bella
Una casa piena di libri
La "mia" casa
Chiacchiere fra pochissime amiche, (anche questa è intimità)
Un caffè, o un tè, o un bicchiere di buon vino a seconda dell'ora 
I miei figli e le loro confidenze 
L'estate del nord: cieli tersi, un tepore appena percepibile e luce infinita
L'autunno e i suoi colori
Le mie gatte che fanno le fusa
Camminare lontano da tutto

No
Rumore
Chiacchiericcio superficiale e banale
Invidia, rancore, cose non dette, sottintesi
Caldo che sfinisce e fa sudare 
La sporcizia, quella morale, che non si lava via con una doccia
Avarizia di tempo e di sentimenti, aridità come ha detto Chiara
L'incapacità di comprendere e apprezzare la fatica degli altri, egocentrismo 
L'attenzione ossessiva a minuzie di nessun conto
La mancanza di luce. Non il buio notturno, quello è una benedizione. Intendo nebbia, caligine, smog... sfumano i contorni, ovattano la percezione 
Il cambio dell'ora, da legale a solare: stasera sarà durissima 😅


30 ottobre 2021

Sì o no

 


Quando da bambina andavo a far compere con mia mamma, se ero indecisa su qualcosa il suo suggerimento per trarmi d'impaccio era: "Se non sai se ti piace oppure no, allora è no".

Avrei imparato crescendo che non è sempre così facile, che scarpe e cappotti non possono essere presi a paradigma dell'esistenza.

Ho imparato, soprattutto, che spesso la risposta alle domande importanti non è né sì né no, ma un ben più sfuggente "ni", e che oltre a destra e sinistra esistono diverse possibilità: fermarsi a riposare sotto l'albero, ad esempio, o scegliere di battere un nuovo sentiero, che a seguire quelli già tracciati son proprio capaci tutti.


Sulle tre forme di intimità (Ce ne sono altre?)

 


(immagine remobassetti.it)


Riflettevo...

Esiste l'intimità fisica, che tutti crediamo di conoscere benissimo e che pertanto non vale la pena di indagare. Fatta di baci&abbracci, è facile da riconoscere e da definire. Passiamo oltre.

Esiste poi una forma di intimità che chiamerei "intellettuale". È alla basa di certe favolose conversazioni, quando due cervelli in sintonia si parlano (fuochi d'artificio, scansatevi!). Talvolta è una intimità sbilanciata, perchè magari uno dei due cervelli è più abile dell'altro, perchè più erudito o più esperto; oppure perchè uno dei due è in soggezione, riconoscendo, magari a torto, prerogative "alte" all'interlocutore. Diventa invece meravigliosa quando i rapporti di equilibrio sono bilanciati, e le conversazioni sono davvero scambi di opinioni alla pari, senza che nessuno, presuntuosamente, si arroghi il ruolo di guida, nelle sue infinite forme. Questa, a mio parere, è la vera intimità intellettuale.

Esiste infine una forma di intimità che chiamerei quotidiana, Fatta di piccole cose, è difficile da descrivere; la si riconosce da dettagli che talvolta sfuggono anche a chi ne gode i frutti. Lasciare spazi di solitudine e silenzio avendo fatto spazio in bagno e nell'armadio per i suoi oggetti. Fare entrare con semplicità, entrare con naturalezza. Accogliere la sua vita nella routine della mia, adattandola (perchè è così che si fa) ma non stravolgendola (perchè non è così che sento il cambiamento). È contemporaneamente conseguenza e causa di una vicinanza (fisica e mentale, ma senz'altro più mentale che fisica) costante, discreta e premurosa. È fragile, ha a che fare con i nostri limiti, limiti che si spostano continuamente man mano che l'intimità cresce. Ha il calore e la dolcezza di una tazza di cioccolata calda ma, come questa, può essere stucchevole e ustionante. Non tutti ne sono capaci, per alcuni resterà sempre una forma di intrusione (agita o subita o entrambe): certe relazioni, anche importanti, si chiudono per questa ragione (e parlo, purtroppo, per esperienza personale... ah com'è difficile crescere!)

Il punto è che, presa singolarmente, nessuna di queste tre forme di intimità sarà mai sufficiente, e individui diversi richiedono diverse... proporzioni (?). L'armonia fra le nostre ideali "proporzioni" è importante.

O magari ci sono altre intimità e io non le vedo?

PS: ho riletto e, ok, sembra una relazione più che un post 😅😅 abbiate pazienza, pliiizzzz...

08 ottobre 2021

Giovedì gnocchi, venerdì...


Gli inglesi non amano cucinare, sarà per questo che mangiano male. Talvolta, però, la loro pigrizia è all'origine di ricettine deliziose e velocissime, come questa.
In una ciotola unite velocemente 150 gr di burro non salato a 300 gr di farina e 300 gr di zucchero di canna. Aggiungete anche mezza bustina di lievito. Otterrete un composto simile a sabbia: versatene metà in una teglia (la mia è 20 x 30 cm) e livellatelo col dorso di un cucchiaio, come a fare il fondo di una cheesecake. 
All'altra metà aggiungete 2 uova e 300 ml di panna acida. Mescolate velocemente e non preoccupatevi se l'impasto non è omogeneo. Versate il tutto nella teglia, direttamente sopra il primo strato, e livellate.
Aggiungete frutta tagliata grossolanamente: io ho usato le prugne (il loro gusto acidulo stempera la follia dei 3 etti di zucchero!), ma vanno bene fragole, pesche, albicocche... qualunque frutto di stagione.
40 minuti in forno a 160°C, ma verificate con lo stecchino la cottura: i forni sono animali strani, fanno sempre di testa loro!
E, mi raccomando: resistete alla tentazione di assaggiarla bollente ;-)

04 ottobre 2021

Cosmica

C ome granelli di sabbia nei sandali
O stinatamente si infilano nella mia mente
S ilenziosi pensieri (la solitudine fa questo effetto)
M aldestramente mediati da una razionalità 
I mpotente
C osa mai può un povero cervello contro la mia
A nima?