30 novembre 2023

25/30 - Cherchez les hommes!

Il Museo di Belle Arti della ridente cittadina che mi ospita organizza numerose attività di vario genere: dai laboratori per i bambini e quelli per gli adulti, alle micro - visite guidate su una sola opera alla volta, alle conferenze strutturate in cicli di "Storia dell'Arte", agli incontri con critici o autori, e così via.

Ieri ho partecipato a un incontro su una tela del Settecento francese (quante cose si possono dire in 40 minuti su un calice d'argento!!!): una trentina di partecipanti dei quali 3 erano probabilmente studenti (sui vent'anni, una ragazza e due ragazzi), un paio di signore della mia età e per il resto pensionati. Tolti i 2 studenti, su circa 30 partecipanti c'erano 3 uomini. 

Non c'erano partite né Gran Premi in tv, non era un incontro culinario, non si sferruzzava né si ricamava, non si parlava di cura della casa o dei nipotini o di tutte quelle muliebri attività che tanto schifano i pensionati del sesso forte. Si parlava di arte, un po' di storia condita di aneddoti interessanti, in un ambiente luminoso, tiepido e pulito.

Dov'erano gli uomini?

La mia amica L., ridendo, mi ha risposto "Morti!".

Se non fisicamente, temo che quantomeno culturalmente lo siano davvero.   

29 novembre 2023

24/30 - Se non abbiamo niente per cui morire, per cosa diavolo viviamo

Sono una donna di limitati orizzonti, priva di qualsivoglia talento, malata di un certo idealismo che non si concretizza però in azioni concrete. Vorrei cose che sono tutto sommato alla mia portata ma, evidentemente, non tanto da agire per realizzarle, dato che sono sempre allo stato di desideri.

Perciò ascoltare questa battuta (A Beautiful Life, filmetto "meh", come direbbe mio figlio...) mi ha fatto pensare a due cose, sostanzialmente: la prima, ovvia, io per cosa morirei? la seconda, anch'essa ovvia, ma è proprio vera questa cosa?

Alla prima domanda rispondo con apparente immediatezza: i miei figli. Ma poi? Nessun ideale alto che valga la mia vita? Non Dio-Patria-Famiglia, non la cancellazione del debito dei Paesi poveri, non la fame nel mondo, lo sminamento delle aree di guerra, la lotta alla malattie neurodegenerative, il ritorno alla lira, niente? Forse ha ragione chi dice che l'Occidente è debole perché sono deboli i nostri valori o forse li diamo per scontati e, in quanto certi, non "valori da salvare".

Alla seconda domanda faccio più fatica: è certo (o almeno è certo per me) che una vita con un obiettivo chiaro e appassionante sia più ricca da vivere. Ma questo significa necessariamente che la mancanza di tale obiettivo la rende priva di senso? Ecco, su questo nutro dubbi. Credo che per la stragrande maggioranza degli abitanti del pianeta lo scopo della vita sia una banale lista di esigenze da soddisfare: la cena in tavola, un tetto sulla testa, un termosifone caldo, acqua pulita nella doccia, vestiti adatti alla stagione nell'armadio, un divano e una tv, il wifi in casa, un'auto e una meta di vacanza da raggiungere, e più la vita si complica più le esigenze si raffinano. Ovvio, leggendo a ritroso la lista, ad un certo punto si raggiunge qualcosa la cui mancanza ci indurrebbe a combattere e magari a morire, ma non è vero il contrario: non è che avere una cena calda in tavola tutte le sere renda la vita indegna di essere vissuta...

Boh, elucubrazioni a piede libero. Mai guardare "filmetti meh"


28 novembre 2023

23/30 - Geragogia


Ieri leggevo questo

Mi ha fatto pensare che bisogna passare dal concetto di "assistenza" a quello di "prevenzione", così come si fa per la salute, altrimenti si finirà per buttare miliardi di euro in sollevatori e materassi antidecubito.

Così come si educano i bambini per renderli adulti indipendenti e economicamente produttivi, allo stesso modo bisognerebbe educare le persone mature (cioè quasi noi, sob...) ad assumere abitudini di vita sane e adatte alle loro mutate esigenze, tali da prolungare il più possibile salute e indipendenza nel corso della terza età e oltre.

Mentre, sfruttando le 2 cose in croce che so di etimologia e di greco, mi inventavo la versione canuta di "pedagogia", (gerontologia? geriatrogogia? geragogia?) google-che-sa-tutto mi ha proposto questo

Conforta vedere che la mia non è un'idea peregrina. Meno scoprire che lo stato non ci arriva e che tutto è lasciato, come sempre, all'iniziativa del singolo.

A quando la scuola dei nonni? 


27 novembre 2023

22/30 - Laissez lire, et laissez danser...

Ero una lettrice forte.

Leggevo mediamente un paio di libri al mese; narrativa, essenzialmente, e qualche saggio di tanto in tanto. Ora meno, molto molto meno: ho sul comodino il "Viaggio al termine della notte" da agosto (agosto!!!) e me ne manca ancora circa un quarto. Non che non mi piaccia, anzi, ma non lo leggo. Nel frattempo però ho letto un paio di cosette più brevi e più adatte ad essere portate in aereo, l'"Elogio della follia" ad esempio: poche paginette divertenti.

L'interrogativo è pressante: perché non leggo più come prima?

Sicuramente gli occhi hanno il loro peso: dopo il problema alla retina non vedo più molto bene e leggere, soprattutto a letto, mi affatica. Ma questo spiegherebbe semmai sessioni di lettura più brevi, non inesistenti...
Mi dico allora che magari il problema è legato a una ridotta capacità di concentrazione, per cui mi viene più naturale passare il tempo in attività meno impegnative. Ma non è vero: se devo studiare lo faccio per ore e con costante attenzione.
Forse nella mia testa è radicata l'idea che la lettura è un'attività da tempo libero e quindi non mi viene da prendere in mano un libro se devo, che so, stirare, mentre un livello a Word Lines dura solo pochi minuti e quindi si può fare? Infantile...
E che dire della difficoltà che incontro nel reperire bei libri da leggere? Questo è oggettivamente un ostacolo, da quando vivo all'estero. Leggere narrativa in inglese o in francese è molto faticoso: la lingua letteraria non è mai banale e le mie competenze linguistiche non mi mettono al riparo da difficoltà interpretative, soprattutto quando si parla di sfumature di significato o modi di dire. Gironzolare nelle librerie e scegliere un volume che attira la mia attenzione senza preoccuparmi della difficoltà di comprensione è uno dei piaceri che più mi mancano dell'Italia...


26 novembre 2023

21/30 - In principio era... Bramini

...vecchio pediatra di quando il pediatra di base non esisteva. Raccontano leggende famigliari che pernottasse fuori dalla porta di casa dei miei, per essere pronto a rispondere al richiamo di mia madre. Lei, reduce da una vera tragedia, richiedeva i suoi saggi consigli per ogni mio starnuto. Io ricordo solo che una volta mi ha chiesto se preferivo iniezioni o pasticche al sapore di cioccolato. Lascio a voi la risposta!
Poi un certo dottor Spreafico. Nome buffissimo, affidabilità totale. Ha diagnosticato un attacco di appendicite acuta senza neppure farmi togliere il cappotto!
Poi è stato il turno del dott. Landi. Gran signore, un po' snob. Si è prodigato in dotte spiegazioni sulla biochimica delle cefalee. Quando l'ho interrotto, confessandogli di essermi persa, mi ha sorriso con fare paterno e si è scusato giustificandosi con un "dimentico sempre che non tutti i laureati sono laureati in medicina". Come dire, c'è chi può e chi non può. Io può. 
È stato per decenni il medico di tutta la famiglia di mia mamma. Lui, ovviamente, non diceva niente di nessuno. Noi, al contrario, spettegolavamo come se non ci fosse un domani e così sapevamo che non sopportava la zia M. mentre trovava simpaticissimo mio nonno, nutriva una grandissima stima per mia nonna e mia mamma, gli piaceva la mia curiosità, non tollerava la mancanza di sincerità di I. né la tendenza ad ingigantire i malanni della zia Z.
Il suo pensionamento ha lasciato un vuoto, burocraticamente riempito dal dott. Brambilla. Gli ci sono voluti anni per riuscire a conquistare la nostra fiducia, e non è riuscito con tutti. È stato l'ultimo a darmi del tu, quello al quale, magari arrossendo, potevo confidare tutto, anche cose di natura non proprio professionale. Mai un commento snob o supponente, mai sopra le righe, intellettualmente onesto, sempre chiarissimo, mai giudicante, umile di quell'umiltà buona che fa sentire accolti nella propria umana imperfezione. Ricordo strette di mano calorose e un abbraccio, una volta che davvero ne avevo bisogno. Diverse volte mi ha vista piangere e non me ne sono mai vergognata.
Ha avuto il covid quando ancora sarebbe stato meglio non averlo, ha perso diversi familiari in quei maledettissimi due anni. L'ho visto un'ultima volta nell'estate 2021, era già in pensione e ho fatto fatica a pagargli la visita.
Dopo di che, il vuoto... o meglio: una sequenza di anonimi professionisti, tutti senza infamia e senza lode, nessuno che si faccia notare per quella impagabile sensazione di essere vista, oltre che visitata. 
Tenetevi stretti i medici di base italiani, che oltre i patrii confini c'è il deserto

25 novembre 2023

202... no: 20/30 - Nessuno è perfetto...

 ... men che meno io.

Io sono il patriarcato quando...

1. Cucino questo invece di quello "perché piace a papà"

2. Mi preoccupo se mio figlio sceglie una carriera di grande soddisfazione personale ma poco remunerativa

3. Trascuro le mie ambizioni professionali in nome dell'armonia famigliare

4. Mi sento in colpa per non essere a casa ad occuparmi dei miei vecchi genitori, nonostante la presenza affettuosa e attenta di mio fratello, perché occuparmi di loro è un mio "dovere"

5. Accompagno mio marito dal dottore. ma lui non accompagna me

6. Mi occupo io di colloqui coi professori - vaccinazioni - visite pediatriche - attività pomeridiane perché "lui lavora"

Ora smetto, promesso, da domani cambio argomento 


24 novembre 2023

19/30 - Something trashy


Adoro i film di Natale, tutti, anche quelli scritti male e recitati peggio, quelli con la neve finta, gli amori complicati ma che tanto si sa già che finiranno con un lieto fine. Quelli nei quali si cantano inni tradizionali e si scartano decinaia di regali seduti per terra sotto un immenso albero decorato in rosso e oro. Quelli nei quali normalissime famiglie vivono in magioni principesche e ti domandi come cavolo facciano anche solo a pagare il riscaldamento. Quelli nei quali i cattivissimi diventano buonissimi perché lo spirito natalizio non risparmia nessuno, e tutte le cenerentole diventano felicissime principesse.

Si sente il profumo di cioccolata calda e cannella, lo scricchiolio dei ciocchi di legna nei camini, il silenzio irreale delle strade coperte di neve, l'aria fredda che pizzica le guance, il tepore di orribili maglioni natalizi, il tintinnio delle posate e dei cristalli sulle tavole imbandite.

E niente, ci vorrebbero almeno due o tre natali all'anno... 

23 novembre 2023

18/30 - Parole


Avevo scritto una cosa saggia sulla prevalenza del silenzio sul rumore, della pratica sulla grammatica, della riflessione solitaria sulla discussione sguaiata, dell'azione sulla lamentela, ma poi mi sono resa conto che, scrivendo, stavo facendo esattamente quello che criticavo: parlavo per dire che parlare è inutile, se non accompagna l'azione e scrivere un blog non è esattamente agire. Quindi ho cancellato il post.

Vi lascio però la canzone... Non cambierà il mondo, ma regala qualche minuto di bellezza.

22 novembre 2023

17/30 - Patriarcato


Se bastasse una foto a dimostrare che lei, la signora Meloni, non è portatrice di valori patriarcali, saremmo a posto: quattro generazioni di donne a celebrare una nuova vita eccetera eccetera...

Ma non basta e soprattutto non significa niente.

Ciò che non è chiaro alla Meloni (e non solo...), è che non serve un uomo in casa perché una famiglia sia intrisa di valori patriarcali. Sono spesso le donne le più severe custodi di tali (dis)valori: mamme che educano le figlie a essere accudenti e accondiscendenti (era mia madre che mi chiedeva di rifare il letto di mio fratello, non mio padre), amiche che criticano quelle di noi che vivono liberamente (ma tuo marito ti "permette" di andare in vacanza-al cinema-a cena da sola?), donne che non difendono e giudicano altre donne da soprusi o violenze (era vestita succinta, evidentemente era disponibile, l'aveva provocato e lui cos'altro poteva fare?), madri che educano alla pazienza (vedrai che poi ci farai l'abitudine).

Il patriarcato si manifesta anche nella carenza di asili nido e in quella, drammatica, di strutture, sia fisiche che organizzative, per l'assistenza degli anziani, in un sistema pensionistico che, non tenendo conto del lavoro di cura familiare che è sempre femminile e sempre gratuito, condanna centinaia di migliaia di donne alla povertà in età avanzata, nel considerare "tipicamente femminili" e quindi complementari al lavoro di un marito, certi lavori magari iper qualificati ma a basso reddito (penso all'insegnamento...). Sono sempre le donne che, dopo la maternità, chiedono alle neo-mamme se sia giusto tornare a lavorare, se non sia una dimostrazione di egoismo e di scarso istinto materno l'aver voglia di vivere in un mondo adulto. Sempre loro che sommergono di sensi di colpa chi decide da sé e per sé un trasferimento professionale, se questo significa abbandonare i vecchi genitori.

Non basta non avere uomini in giro per casa per poter dire con sicurezza di non essere portatrici di valori patriarcali.

Poi magari lei non lo è, non lo so. Ma sicuramente non basta una foto.

 

21 novembre 2023

16/30 - Educazione

Mi riferisco a questo
Si parla di educazione all'afferrività e degli attori che dovrebbero occuparsene: scuola, mamme (e i oadri?), famiglia, psicologi, catechismi vari...
Va tutto bene. Ma...
Ma, innanzi tutto insegnare cosa e come e chi provvede a verificare che i vari attori siano formati e davvero capaci di insegnare?
E poi, ancora più importante: quando ci si renderà conto che l'effetto (dis)educativo di certe espressioni della nostra cultura, veicolando impliciti insegnamenti, sono straordinariamente più potenti tu tutte le "educazioni" deliberate?
Penso alle pubblicità, ai giocattoli e alle decorazioni degli indumenti dei bambini, ai programmi di intrattenimento in tv e, ancora peggio, in rete, a certi fumetti o film, agli articoli di cronaca sui giornali e i servizi dei telegiornali, al linguaggio della politica, alla moda, ai programmi di approfondimento, perfino i programmi di orientamento scolastico e universitario!
Sottovalutarne l'effetto educativo, tanto più pote te in quanto inconsapevole, porterà a vanificare qualunque programma avente uno scopo educativo.

20 novembre 2023

15/30 - Scolliniamo!!

Sera uno: una cacio e pepe a Trastevere. Al tavolo accanto, una ragazza di Philadelphia in viaggio da sola si godeva la sua lasagna con occhi a cuoricino e una gran voglia di chiacchierare!
Sera due: una serie di antipastini succulenti e due spaghetti con le vongole, ma quelli di mio cognato sono meglio
Sera tre: carciofi e un baccalà con un sughetto di pomodoro da svenire. In francese, fare scarpetta si dice saucer, sappiatelo e fatelo
Sera quattro: pizza, perché anche se pure all'estero ormai se ne gustano di ottime, ne ho voglia!


19 novembre 2023

14/30 - Senza fiato

Finalmente ce l'ho fatta: ho visto la Domus Aurea!
Non racconto com'è: non è difficile trovare in rete descrizione e commenti scritti da persone ben più preparate di me, né pubblico foto che, data la scarsa illuminazione e i miei poveri mezzi, non potrebbero mai rendere giustizia al sito. 
Ma toglie il fiato la consapevolezza che 2000 anni fa (duemila...) qualcuno ha posato quei mattoni, dipinto quegli affreschi, progettato quegli spazi trasformando in sale e giardini la visione di un uomo.

18 novembre 2023

17 novembre 2023

12/30 - Dubbi

Chissà se il cielo di Roma batterà questo...

16 novembre 2023

11/30 - Arte

È una semplificazione estrema, lo so, addirittura una banalizzazione, ma riducendo tutto a un essenziale semplicistico, potrei provare a dire che in passato l'arte serviva a descrivere la realtà. Oggi, invece, potendo contare su fotografie, registrazioni audio e riprese video, l'arte viene usata per interpretare la realtà, per rendere concretamente intelligibile ciò che rimarrebbe altrimenti sotto la superficie dei fatti. (Per questo, ad esempio, non riesco a considerare arte l'iperrealismo, per me una vuota dimostrazione di abilità tecnica.)

Come giudicare altrimenti questo:


Non siamo forse noi, con il nostro quotidiano arrancare, la borsa pesante di delusioni e fatica, il nostro desiderio di essere altrove? Questo immenso lavoro racconta molto più di quello che si vede.

Oppure questa:


L'ho trovata un una galleria a Lille, credo che sia di Isabel Miramontes, artista spagnola di nascita e belga di formazione (l'avrei anche comprata se le mie finanze me l'avessero permesso...) Non riesco a vederci altro che l'ostinazione di procedere nonostante tutto. E ancora fatica, ma tanta...

E ancora questa:


Opera del 2016 di Laura Ford, si trova a Oslo, nei giardini che circondano l'antica fortezza Akershus. Ancora fardelli da portarsi dietro, ancora desiderio di essere altrove, sempre la stessa fatica. (Volendo, qui se ne possono apprezzare i dettagli) 

Quello che mi sembra incredibile è che, pur vivendo in un luogo, storicamente e geograficamente inteso, che ci ha sollevato dalla fatica fisica per molte delle nostre necessità quotidiane e professionali, ci siamo caricati di una mole di fatica emotiva e psicologica cosi grande da riuscire a vanificare i vantaggi della tecnologia.

È notevole che un francese, una spagnola e una inglese sentano il bisogno di rappresentare la stessa idea: il mondo occidentale è questo?

Forse zappare la terra protegge dalla depressione.  

15 novembre 2023

10/30 - Paese che vai...

Se in Inghilterra una perdita dalla vasca da bagno del primo piano causa una macchia marrone sul soffitto del piano di sotto, l'inquilino modello chiama l'agente del padrone di casa (loro, i padroni di casa, non si vedono mai...) che provvede a chiamare l'idraulico. L'idraulico viene, in tempi dipendenti dalla gravità del danno, toglie le scarpe appena oltrepassa la soglia e va direttamente in bagno. Controlla, guarda e ravana. Se la riparazione richiede interventi costosi, rimette tutto com'era e prepara un preventivo. Se invece si tratta di poche decine di sterline, va a comprare i pezzi di ricambio necessari alla riparazione minima indispensabile, torna entro dieci minuti, aggiusta, rimette le scarpe e se ne va. Resta la macchia, ovvio. Per questa arriva l'imbianchino che chiede a me se la macchia si stia ancora allargando e, in casi di risposta negativa, mette uno straccio a pavimento, prende una latta di pittura bianca e un pennello e ritocca esattamente la macchia, non un cmq più di quanto strettamente necessario. Fanno il minimo, ma lo fanno subito.

In Francia no, qui è tutto diverso.

Quando siamo entrati nell'appartamento, era novembre, l'agente ci ha mostrato una macchia marroncina sul soffitto di uno dei bagni, raccontandoci di una perdita vecchia di alcuni mesi, ormai già riparata, e per la quale la ditta  Vattelapesca è stata incaricata della tinteggiatura. M. Vattelapesca è venuto 4 volte, armato di igrometro e portatile, a misurare l'umidità residua, segnando i risultati delle misurazioni su un apposito foglio excel. Una volta raggiunto il valore di legge, ha fissato una apposito appuntamento al quale si è presentato con tutto il necessario per l'esecuzione del lavoro. Alla fine, mi ha chiesto di firmare una "attestazione di esecuzione dell'intervento" con la quale avrebbe potuto chiedere il pagamento all'assicurazione. Era maggio. Non è stato ancora pagato.

Ho una tapparella rotta dalla fine della primavera, il tapparellista è venuto già 3 volte ma la mia tapparella lì era e lì è ancora.

Fanno tutto perfettamente, ma non lo fanno mai.

14 novembre 2023

9/30 - Democracy dies in darkness


Sentivo stamattina che questo è il motto del The Washington Post, e non è molto diverso da ciò che diceva de Condorcet, solo un po' più moderno.

Potrei, e lo stavo facendo, elencare le situazioni nelle quali l'ignoranza fa più danni, ma sarebbe del tutto inutile, le conosciamo tutti. Sappiamo anche che la scuola ha le sue pesantissime responsabilità, così come internet e la televisione: ormai confondere l'informazione con la conoscenza e la conoscenza con la cultura non suona più neppure strano.

Gli obiettivi della scuola sono stati trasformati dal fornire conoscenze al fornire competenze, che significa banalmente accontentarsi di sapere come fare una cosa senza bisogno di capire perché la si deve fare in un modo anziché in un altro. Durante il mio tirocinio in UK, uno dei miei tutor (uomo sui 45 anni, disilluso e triste) mi ha sollecitata con un "ti ha chiesto al formula, dagli la formula", e questo racchiude in sé l'abisso. 

Mi domando solo se l'impoverimento culturale sia una conseguenza indesiderata di scelte sbagliate o non sia invece il vero obiettivo della politica, quantomeno di quelle occidentali. 

13 novembre 2023

8/30 - I bimbi crescono, le mamme...

Ha organizzato la "Chemistry dinner" dello scorso anno: una 50ina di invitati, aperitivo, cena e free bar; ha chiesto (e ottenuto) alla prof What's-her-name la disponibilità per una chiacchierata informale con gli studenti del terzo anno sulla procedura di prenotazione dei laboratori; sta organizzando una riunione con tal Angie, docente responsabile del corso di chimica del suo college, per discutere dell'orario degli studenti del primo anno perché "loro sono piccoli: se non ce ne occupiamo, noi chi lo fa?" 
Non ha preso da me, decisamente.

12 novembre 2023

7/30 - Mai dire mai


Ho sempre avuto il pollice verde... acido: uccidevo tutto, anche le piante di plastica...

Poi, come sia successo resta un mistero, ho imparato. 

Ho una dracena comprata all'Ikea (giuro, all'Ikea: luce artificiale, aria da ventilazione forzata, gente che struscia, acqua se capita), che ha resistito a un trasloco internazionale e alle mie cure con impareggiabile nonchalance.

Ho un'orchidea bianca bordata di rosa, comprata in un vivaio di piante poco dopo il mio arrivo in Francia, che mette foglie su foglie.

Ho una guzmania comprata al supermercato di fronte al banco del pesce (ghiaccio e aria gelida...) che ha già prodotto un paio di piantine nuove

Ho un terrario invaso di fittone e photos e altre piantine a me totalmente sconosciute. Ma il fatto straordinario è che ho preso un rametto di photos con due foglie e una radichetta che era di troppo e l'ho trapiantato senza nutrire alcuna speranza e invece sta nascendo una terza fogliolina!

Ho fatto germinare un seme di avocado, ottenendo una piantina alta circa 70 cm col suo bel ciuffetto di foglie verdissime e sane. Sto riprovando col mango, non sono riuscita la prima volta ma, vista la serie di successi, meglio approfittare ;-)

Ho sul balcone meridionale aromatiche varie e un vaso di simil-margherite che mi hanno rallegrato la vista per mesi nonostante il sole battente e, adesso, il freddo dell'autunno della Francia settentrionale. 

E, come farebbe ogni programmatore (se funziona, non farti domande), non indago e proseguo.

11 novembre 2023

6/30 - Letterina di Natale

Caro Gesù bambino, 
Per questo Natale vorrei:
La serenità di accettare l'invecchiamento dei miei,
Il coraggio di continuare a suggerire loro quei piccoli cambiamenti nelle loro abitudini che potrebbero, se attuati con costanza, rendere meno repentino il decadimento, 
La saggezza per riconoscere che dovrei, io per prima e già da adesso, fare tutto ciò che da tempo suggerisco a loro.
Amen

10 novembre 2023

5/30 - Chi sono?


L'altra sera discutevo con mio figlio. È arrivato all'ultimo anno di università, e sta esplorando le strade che gli si aprono davanti con una bella dose di ansia. Con l'idea di offrirgli un punto di vista diverso, gli ho chiesto di descriversi, di raccontarmi qual è secondo lui la sua natura perché, ho aggiunto, "un lavoro che ha bisogno delle tue caratteristiche non ti costringerà entro un ruolo che non ti è congeniale e non sarà di ostacolo alla tua felicità". 

Vi risparmio il seguito, due ore di faticosa conversazione sono state troppe anche per me che sono sua madre 😩

Non so se questo approccio abbia una qualche validità, ma ha permesso a me di sgombrare il campo da alcune fastidiose incomprensioni e a lui di escludere alcune strade... è già qualcosa.

(Eviterò di tentare di rispondere alla domanda del titolo: nessuno ha due ore di tempo da perdere...)


09 novembre 2023

4/30 - L'alba del Commendatore


Sveglia quando il quartiere non era ancora sveglio, mi sono affacciata alla finestra della cucina aspettando che bollisse l’acqua del té.

Ancora bagnata per la recente pioggia, la strada rifletteva le luci dei lampioni. Un uomo sistemava una valigia nel bagagliaio della sua auto parcheggiata lungo il marciapiede di fronte. Il cappotto nero, attento a non far troppo rumore, è salito in macchina e ha chiuso la portiera dietro di sé, immagino impaziente che il motore si e lo riscaldasse. Inaspettatamente, una luce ha illuminato una delle finestre del numero 46, quella piccola in alto, un occhio socchiuso sulla vita di qualcun altro.

Ho aperto la finestra, inspirando a pieni polmoni l'alito del primo mattino ed espirando l’ultimo sbadiglio, ascoltando distratta quell'insolito silenzio, poi il borbottio del bollitore mi ha richiamata dentro.


Ho scelto la bustina del té di oggi (Ceylon, nero, in purezza) e l’ho messa nella mia tazza preferita (quella di porcellana bianca col Cappellaio Matto, regalo di Matilde per un Natale di qualche anno fa…). Già il cielo rischiara dietro i tetti di fronte. 

È  ora di andare.


Da bambina leggevo Guareschi e stamattina, guardando l'alba, mi è venuto in mente uno dei suoi racconti, uno dei miei preferiti in effetti. Vi metto il link casomai vi venisse voglia di leggerlo

08 novembre 2023

3/30 - Domani


Domani è il giorno. Sarà lungo e impegnativo: tanto tempo da aspettare, lo riempirò leggendo. O su Instagram...

Meglio pensare ad altro, meglio pensare all'autunno.

Stamattina un sole glorioso accendeva gli alberi di riflessi di bronzo.
Adesso piove: una pioggia benedetta, che pulisce l'aria e un profumo di erba invade la città.
Alle cinque andrò a comprare una baguette appena sfornata; sarà calda, l'asfalto bagnato, i negozi illuminati, studenti affamati in fila per uno snack.



07 novembre 2023

2/30 - Le cose che mi piacciono



 ...e con "cose" intendo oggetti, affari che si toccano

!) Le farfalle e le libellule, se viste da lontano (da vicino sono spaventose 😱)

@) I tulipani, le rose ma non quelle rosse, le peonie

£) Le penne stilografiche

$) La carta, nelle sue varie forme: i quaderni belli, con quelle pagine spesse e un po' gialline, i libri dalle rilegature raffinate, le agende, le carte per impacchettare i regali, quelle carte di riso giapponesi, delicate ed elegantissime...

%) I vetri antichi: certi vasetti traslucidi che si vedono nei musei, i vetri di Lalique, le lampade di Gallé...

^) Gli oggetti decorativi in bronzo del primo novecento: gli orologi da caminetto, le figurine...

&) Gli abiti da sposa. Ovvio, non certo tutti...

*) L'acqua. Fresca da bere, calda per una doccia rilassante, salata di mare per farci una nuotata, dolce di lago da guardare al tramonto

() I maglioni di lana. Forse anche per questo non sopporto l'estate!

)) Le scarpe da uomo

A domani!

06 novembre 2023

1/30 - Palloncini


È successo tanti anni fa. Se mi concentrassi potrei anche risalire all'anno esatto, ma non ha importanza.

Era, per me, un periodo duro: la mia vita affettiva faceva acqua da tutte le parti, l'università in stallo, ero circondata da gente che, per età o per esperienze di vita, non poteva capire e non capiva come mi sentivo, quanto profondo fosse il baratro... 

In quello stato di profonda prostrazione, ho accettato l'invito a passare qualche giorno di mezza vacanza nella casa di campagna di una nuova amica (sparita poco dopo, ma questa è un'altra storia). Uscire dal mio ambiente mi ha fatto davvero bene: nuove facce, nuovi argomenti di conversazione, nuovi e pazzeschi panorami. Poi i miei sono venuti a prendermi e, ancora in auto sulla strada di casa, hanno ripreso il filo del discorso, interrotto dalla mia partenza.

Mi sono sentita come un palloncino gonfiato a elio: vuole volare, la sua natura lo porta a galleggiare nell'aria, ma un ignaro bimbetto lo tira giù... Mai più!

Gli eventi non possono essere governati, ma le mie reazioni sì: voglio poter scegliere se volare o affogare. 

Accetto suggerimenti sulla strada da percorrere per raggiungere questo obiettivo ;-)