Sono una donna di limitati orizzonti, priva di qualsivoglia talento, malata di un certo idealismo che non si concretizza però in azioni concrete. Vorrei cose che sono tutto sommato alla mia portata ma, evidentemente, non tanto da agire per realizzarle, dato che sono sempre allo stato di desideri.
Perciò ascoltare questa battuta (A Beautiful Life, filmetto "meh", come direbbe mio figlio...) mi ha fatto pensare a due cose, sostanzialmente: la prima, ovvia, io per cosa morirei? la seconda, anch'essa ovvia, ma è proprio vera questa cosa?
Alla prima domanda rispondo con apparente immediatezza: i miei figli. Ma poi? Nessun ideale alto che valga la mia vita? Non Dio-Patria-Famiglia, non la cancellazione del debito dei Paesi poveri, non la fame nel mondo, lo sminamento delle aree di guerra, la lotta alla malattie neurodegenerative, il ritorno alla lira, niente? Forse ha ragione chi dice che l'Occidente è debole perché sono deboli i nostri valori o forse li diamo per scontati e, in quanto certi, non "valori da salvare".
Alla seconda domanda faccio più fatica: è certo (o almeno è certo per me) che una vita con un obiettivo chiaro e appassionante sia più ricca da vivere. Ma questo significa necessariamente che la mancanza di tale obiettivo la rende priva di senso? Ecco, su questo nutro dubbi. Credo che per la stragrande maggioranza degli abitanti del pianeta lo scopo della vita sia una banale lista di esigenze da soddisfare: la cena in tavola, un tetto sulla testa, un termosifone caldo, acqua pulita nella doccia, vestiti adatti alla stagione nell'armadio, un divano e una tv, il wifi in casa, un'auto e una meta di vacanza da raggiungere, e più la vita si complica più le esigenze si raffinano. Ovvio, leggendo a ritroso la lista, ad un certo punto si raggiunge qualcosa la cui mancanza ci indurrebbe a combattere e magari a morire, ma non è vero il contrario: non è che avere una cena calda in tavola tutte le sere renda la vita indegna di essere vissuta...
Boh, elucubrazioni a piede libero. Mai guardare "filmetti meh"
che roba complicata...viviamo perché qualcuno o qualcosa ci ha buttati su questa terra e in qualche modo tocca andare avanti.
RispondiEliminatrovare un ideale non è da tutti, mi sembra già molto riuscire a trovare un senso... e poi, anche quando il senso lo hai individuato, non è detto che sia possibile per tutti realizzarlo.
quanto a morire per i figli, credo che sia meno banale di quel che sembri. vuol dire sacrificare il presente per tutelare un futuro, e il futuro è la speranza. è davvero così poco?
Non è poco. Bukowski diceva che si salva il mondo salvando una persona alla volta...
EliminaE io che non ho figli per i quali morire?! Uffi.. mi tocca arrabbattarmi solo per la cena in tavola nei localini in? Beh.. perché no.. la farei meno tragica tutto sommato.. viviamo perché respiriamo, non stiamo nella striscia di Gaza e questo già un bel sollievo, nel nostro piccolo dovremmo agire per il bene del mondo.. potrà bastare un blog? E soprattutto: potrà bastare per altri soli 6 giorni?
RispondiEliminaSicuro di non aver mai contribuito alla crescita di nessuno?
Elimina...e tranquillo: non finisce il mondo fra 6 giorni, né il blog 🤗