È successo tanti anni fa. Se mi concentrassi potrei anche risalire all'anno esatto, ma non ha importanza.
Era, per me, un periodo duro: la mia vita affettiva faceva acqua da tutte le parti, l'università in stallo, ero circondata da gente che, per età o per esperienze di vita, non poteva capire e non capiva come mi sentivo, quanto profondo fosse il baratro...
In quello stato di profonda prostrazione, ho accettato l'invito a passare qualche giorno di mezza vacanza nella casa di campagna di una nuova amica (sparita poco dopo, ma questa è un'altra storia). Uscire dal mio ambiente mi ha fatto davvero bene: nuove facce, nuovi argomenti di conversazione, nuovi e pazzeschi panorami. Poi i miei sono venuti a prendermi e, ancora in auto sulla strada di casa, hanno ripreso il filo del discorso, interrotto dalla mia partenza.
Mi sono sentita come un palloncino gonfiato a elio: vuole volare, la sua natura lo porta a galleggiare nell'aria, ma un ignaro bimbetto lo tira giù... Mai più!
Gli eventi non possono essere governati, ma le mie reazioni sì: voglio poter scegliere se volare o affogare.
Accetto suggerimenti sulla strada da percorrere per raggiungere questo obiettivo ;-)
sarà il famoso disincanto, ma ho maturato la sensazione che non sempre i bimbetti siano ignari.
RispondiEliminamai più è un eccellente proposito, molto meglio dei 30 giorni
EliminaAspetto il richiesto suggerimento...
Eliminate lo sei data da sola... scegliere. nonostante i bimbetti.
EliminaRicordamelo, per favore, quando non ce la farò
EliminaIntanto i bimbetti li tengono anche su i palloncini.. suggerimento: comincia a girare per blog, troverai idee e spunti, tempo da passare, novità da scoprire, balle da sfatare.. (specie sul mio.. ahah)
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