Ieri leggevo questo.
Mi ha fatto pensare che bisogna passare dal concetto di "assistenza" a quello di "prevenzione", così come si fa per la salute, altrimenti si finirà per buttare miliardi di euro in sollevatori e materassi antidecubito.
Così come si educano i bambini per renderli adulti indipendenti e economicamente produttivi, allo stesso modo bisognerebbe educare le persone mature (cioè quasi noi, sob...) ad assumere abitudini di vita sane e adatte alle loro mutate esigenze, tali da prolungare il più possibile salute e indipendenza nel corso della terza età e oltre.
Mentre, sfruttando le 2 cose in croce che so di etimologia e di greco, mi inventavo la versione canuta di "pedagogia", (gerontologia? geriatrogogia? geragogia?) google-che-sa-tutto mi ha proposto questo.
Conforta vedere che la mia non è un'idea peregrina. Meno scoprire che lo stato non ci arriva e che tutto è lasciato, come sempre, all'iniziativa del singolo.
A quando la scuola dei nonni?
La prevenzione è tutto: nella salute, nell'attenzione quotidiana alle cose, nella natura, nel vivere e lasciar vivere il mondo attorno a noi.. prevenire malattie, calamità, incidenti, rotture.. di scatole, anche; dovrebbe essere l'occupazione principale di tutti.
RispondiEliminaDovrebbe, e invece si arriva sempre impreparati
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