25 giugno 2014

Bimbi moderni

Stamattina, dopo il temporalone di stanotte, ci siamo svegliati senza corrente, perciò ho acceso il gas utilizzando un accendino. Mia figlia mi ha guardato con occhi sgranati... "ah, si fa così? "

19 giugno 2014

Tenerezza


La ex tata dei miei bambini è diventata nonna per la prima volta un annetto fa di una splendida bambina: Emma.
Ieri è venuta a trovarci, purtroppo però Emma era malata, perciò la mia fantastica tata ha estratto dalla sua magica borsa il tacquino e ha pianificato il prossimo incontro, incrociando vacanze (nostre, loro e di Emma) e appuntamenti. Alla fina abbiamo trovato La Data (la maiuscola è d'obbligo, vista la fatica e lo sforzo organizzativo!).

"Ottimo" ha commentato la tata, "così potrò portare Matilde!"
"Emma", l'ho corretta io, "Matilde è mia, tu porterai Emma!"
"Oh mamma, certo: io porterò Emma... sapessi quante volte la chiamo Matilde!"

Ecco, non poteva dichiarare in modo più chiaro l'affetto profondo che la lega ai miei bambini!

17 giugno 2014

Aggiornamento 2: burocrazia

Ieri ho passato un'oretta interessante all'ASL per comunicare che fra non molto sarà un simpatico medico gallico a prendersi cura delle bronchitine della mia bambina.
Perchè un'oretta? Perchè per comunicare lo spostamento di UNA famiglia di 4 persone, l'impiegato dagli occhi cerulei e dal sorriso gentile ha dovuto compilare QUATTRO moduli, richiamando ogni volta tutti i dati del trasferimento che, ovviamente, non potevano essere copiati... Ma tant'è!

Mentre Mr Smile copiava per 4 volte il codice fiscale di mio marito e l'indirizzo di destinazione, allo sportello accanto si sono sedute, nell'ordine:
1) una ragazza rumena che accompagnava altre 3 ragazze rumene che non parlavano italiano in quanto appena arrivate;
2) una signora penso coreana o giù di lì che doveva presentare una pratica per conto di una cognata della quale non aveva documenti;
3) una signora italiana che doveva trasferire una mamma novantenne disabile, alla quale hanno detto di presentarsi con la mamma novantenne disabile (ma la coreana non aveva sbrigato una pratica per la cognata e assente e della quale non aveva i documenti?)
4) una quarta signora straniera, forse rumena anche lei, alla quale l'impiegata ha chiesto di compilare un modulo. Ora, non mi pare così strano che una straniera che parla male l'italiano abbia difficoltà a compilare un modulo, tanto è vero che ad un certo punto ha chiesto:
"mi scusi, residenza si scrive con la S o con la Z?"
al che l'impiegata "residenza si scrive con la R!"

14 giugno 2014

Aggiornamento 1: preparativi


La forma sarà, scadente, molto scadente ma per oggi va così: fa caldo, tanto, e io non lo sopporto come sa bene chi mi frequenta da un po'. Però, siccome ogni promessa è debito e ho promesso frequenti aggiornamenti, allora aggiorno.

E comincio con un paio di domande:
1) ma perchè i giapponesi/coreani/cinesi devono essere sempre così strani? A Lucerna (l'insalata più cara della mia esistenza nonchè una mezza minerale che doveva essere Dom Perignon) una ragazzina davvero carina gironzolava tutta sorridente con una PROLUNGA DA SELFIE! Noi, che allunghiamo il braccio rischiando una lussazione ad ogni foto, siamo giurassici in confronto!!!
2) all'andata, riva dx del Reno e quindi su suolo germanico, ascoltavamo Radio NMR (non mi ricordo) in francese; al ritorno, riva sx del Reno pertanto suolo francese, la suddetta Radio NMR non si prendeva più, al suo posto arrivava distinto il segnale di Radio CNS (che ne so...) in lingua tedesca. Ce ne faremo una ragione.

Abbiamo organizzato questa tre-giorni a Strasburgo per verificare le dotazioni degli appartamenti (in realtà il mio solerte consorte, dopo aver scelto gli appartamenti da solo, temeva il mio giudizio...) e fare quattro chiacchiere con il proprietario del primo e l'attuale inquilina del secondo.
Il mio solerte consorte aveva dimenticato di comunicare al proprietario del primo (architetto tabagista e un tantino bohemien) che noi abbiamo DUE figli e che pertanto ci occorrono DUE letti, ma sai com'è: dettagli...
L'attuale inquilina invece, un'americana tutta sorrisi e pancia da gravidanza a termine, è letteralmente innamorata della Francia, di Strasburgo e del suo appartamento. Lei, arrivando direttamente da casa sua, si è dovuta fidare delle foto viste in rete, foto davvero invitanti. Ha fatto una scommessa, mi ha raccontato, e l'ha vinta! Spero di condividere il suo entusiasmo, per il momendo condivido il giudizio sulla casa: bella, luminosa e frasca, non grandissima ma decisamente accogliente.

La scoperta più inaspettata è stata però la prof di italiano che i ragazzi avranno l'anno prossimo.
Si è presentata puntualissima e ci è subito sembrata "accogliente". Poi però ha cercato di fare la burbera: la scuola è dura, i ritmi sono serrati, l'esame di ammissione è un esame vero e non una formalità come pensano tutti... Ma non ce l'ha fatta, non ha resistito: immediatamente ha tirato fuori il suo lato materno e ha cominciato a "calcolare": dunque la piccola andrà in 6ème quindi sarà in classe con quel bel gruppetto di bambine che arrivano dall'elementare, dovrò trovare il modo per introdurla bene... tutto a mezza voce, come se stesse ragionando ad alta voce. Ci ha raccontato anche delle sue difficoltà all'arrivo, lei sarda della Maddalena è arrivata a Strasburgo sotto una nevicata fuori stagione... Povera, non dev'essere stato facile!

Siamo anche riusciti a fare domanda di iscrizione all'AIRE: una telefonata fatta più per caso, per far passare un quarto d'ora di vuoto fra i vari appuntamenti del pomeriggio, convinta che avremmo parlato con un risponditore automantico. E invece no: l'impiegata dall'altro capo del filo (seee... vabbè, il filo!!!) non vedeva l'ora di aiutarci e quando le abbiamo detto che saremmo potuti andare di persona l'indomani mattina, non le è parso vero. Forse devono raggiungere degli obiettivi come i venditori, per scongiurare la mannaia della spending review!

Mi rendo conto che questa non è Strasburgo, abbiamo solo mosso i primi passi sulla strada che ci porterà là: ormai manca davvero poco!

05 giugno 2014

Pronti?... Via!






Yeppaaa.... aspetto da anni questa occasione e oraaaa... si parte!!!
Certo, mi fido ciecamente del mio solerte consorte che ha scelto tutto da solo gli appartamenti ma si sa: lui è un vero scassa OO (opsss, excusez-moi) perciò se va bene a lui andrà bene anche a me.
Mi fido ciecamente anche della scuola perchè, avendo chiesto di farla visitare ai bambini, mi è stato risposto che potranno visitarla a settembre (cioè DOPO l'inizio dell'anno scolastico!) e, avendo chiesto un appuntamento col preside, mi è stato risposto (dopo una settimana) che il preside è mooolto impegnato avendo già tanti appuntamenti.
Ma si sa: la scuola francese sarà perfetta... e quando mai qualcosa di francese è meno che perfetto?

Ora, non è che io non mi fidi o che voglia e pretenda di giudicare tutto e di scegliere tutto e di mettere il naso dappertutto, è solo che ho una voglia matta che tutto cominci sul serio e da qui guardo le cose cominciare come se tutto stesse accadendo in tv.
Ora lo so che qualcuno (qualcunA) mi dirà che avrei potuto andare a vedere gli appartamenti di mia iniziativa e che potrei organizzare un sit in davanti alla scuola fino ad ottenere il tanto sospirato appuntamento col preside, ma davvero non è stato possibile.

Quanto al sit in, beh, a questo sto seriamente pensando!

Terrò aggiornato chi vorrà seguirmi in questa avventura ;-)