30 settembre 2013

Il disastro


Siamo all'apoteosi del "particulare" e noi, come tanti pecoroni, critichiamo ma stiamo a guardare.

24 settembre 2013

Differenze







Ieri guardavo "Il boss delle torte - la sfida" (ok, ok, lo so, ma ognuno ha i suoi difetti...). Il tema del dolce era "il sogno americano" e lì ho capito, una vera illuminazione!!!

Come stupirsi della differenza se il sogno americano è:
 "io Paese creo le condizioni perchè tu possa farcela perciò dacci dentro a mille, lavora sodo e vedrai che il risultato arriva: avrai successo e guadagnerai un sacco di soldi!",

mentre il sogno italiano è:
 "io Paese creo angolini nascosti di piccoli privilegi nei quali tu, se sarai furbo, riuscirai a nasconderti. Perciò cerca questi angolini e se sarai bravo, mai nessuno ti disturberà."

Lo so, l'America non è proprio la terra promessa ma non è che l'Italia di oggi sia poi questo Paradiso!

PS: "successo personale" e "soldi guadagnati" non sono parolacce...

23 settembre 2013

Una vita intera



Collaborano da così tanti anni che probabilmente non ricordano neppure com'era la loro vita, prima.
Lui a lavorare fuori di casa, lei a far bastare lo stipendio, lui a coltivare un orticello, lei a preparare minestre e conserve, lui a riparare i freni della bicicletta, lei ad accompagnare, con quella bici, i figli a scuola.
Collaborano ancora. Li vedo ogni sabato mattina stendere il bucato della settimana: lei pesca da una grande bacinella azzurra una camicia maschile, la scuote con tutto il vigore delle sue vecchie braccia, poi la appende dal collo, come deve averle insegnato la sua mamma quand'era bambina, prima della guerra. Lui le passa due mollette che lei prende, una alla volta, con gesti imprecisi... quanti anni avrà?
Lei continua a pescare dalla bacinella la biancheria minuta, leggera. Poi, quando ormai restano solo le lenzuola, interviene lui, velocemente: le stende un po' storte e le fissa con troppe mollette, rincorrendole prima che scivolino giù dal filo.

19 settembre 2013

Rivoluzione

Ho pianificato la rivoluzione, ho progettato di portarla avanti un passo alla volta e ho individuato i passi necessari. Ne ho contati 4 fino alla conquista della mia libertà, 1 o forse 2 fino alla conquista della mia indipendenza e un ultimo (improbabile ma, si sa, la speranza è l'ultima a morire) per ricominciare (o cominciare...) a mettermi in gioco veramente.

Come diceva Nanny McPhee: gli obiettivi 1 e 2 sono stati raggiunti. La prossima settimana tocca al 3, il più ostico di tutti.

Ditemi in bocca al lupo...