18 aprile 2016

Referendum bis

Come già detto, non ho votato.
I non votanti sono stati definiti in mezzo milione di modi, partendo dai vari "capre, indifferenti, pigri..." fino ad arrivare a volgarissimi epiteti che mi rifiuto di riferire (tanto li conoscete tutti, vero?), passando per minacce variamente declinate (se vi lamentate del governo vi tiro una scarpata in faccia, una pedata nei c..., vi buco le gomme della macchina) e via discorrendo, andando dove porta la fantasia.
Tutte queste persone, ciecamente giudicanti,  sono gli stessi che hanno gridato "je suis Charlie" per difendere la libertà di esprimere un'opinione. Quale opinione? Evidentemente la loro.

Nessuno che abbia chiesto il motivo dell'astensione...

14 aprile 2016

Possibilandia

Ho lasciato che l'inverno mi scivolasse dentro, che la malinconia mi annebbiasse i pensieri, che il pessimismo ingrigisse il mio presente e, purtroppo e soprattutto, il mio futuro. Ho mangiato come se non ci fosse un domani, dormito come se la coperta di una perenne notte boreale avesse nascosto in un tiepido "nulla" ogni "fuori" ed ogni "adesso", ho pianto su ogni spaghetto scotto, su ogni mela ammaccata, ho risposto che va tutto bene ai miei figli perplessi, a mia mamma preoccupata, a mio marito stupefatto e impotente e alla mia amica che mi capisce più di quanto immagini.
Ora basta, è primavera fuori e deve esserlo anche nell'anima.

06 aprile 2016

Referendum



Ho ricevuto alcune sollecitazioni a rispondere alla domanda "Ma tu voterai al referendum?" perciò eccomi qui.
No, io non voterò al referendum, innanzi tutto perchè ritengo che la politica energetica di un paese non vada affidata alle scelte emotive di una popolazione in larga parte priva degli strumenti culturali e tecnici per fare una scelta ponderata. In secondo luogo perchè penso che solo questioni etiche debbano (non possano, debbano...) essere fatte oggetto di referendum popolare. Poi perchè abbiamo pagato e stiamo ancora pagando le conseguenze per l'esito del referendum sul nucleare e ripetere due volte lo stesso errore è da scemi. In quarto luogo, ed è la motivazione più fragile, perchè non servirebbe a niente: entro le 12 miglia no e oltre si? Noi no ma gli altri sì? Ma che senso ha?

Immagino le obiezioni.
La politica è corrotta e dobbiamo fermarli noi (la politica è espressione della nostra cultura: dobbiamo cambiare noi stessi prima di pretendere che cambino loro). Oppure: i combustibili fossili sono la morte nera e dobbiamo cambiare radicalmente la politica energetica del paese cominciando da qui (in quanto tempo? e nel frattempo?). Oppure ancora: anche a prescindere dall'inquinamento, per la ricerca di nuovi giacimenti usano strumenti che danneggiano irreparabilmente l'ecosistema... (il referendum tratta del rinnovo di concessioni già in essere, non della ricerca di nuovi giacimenti, almeno credo)

Ecco le mie ragioni.

E le vostre?