29 luglio 2020

Capotavola e Capo Tavola

Nella cucina di casa mia abbiamo un grande tavolo rettangolare, seduti al lato lungo del quale pranziamo e ceniamo regolarmente: io di fianco a Tommaso, Matilde di fianco al Peppe.
Anche nella cucina di casa di mia madre c'è un grande tavolo rettangolare, ma qui ci si dispone in modo diverso: ognuno su un lato, mio padre a capotavola. 
La differenza è notevole, e non riguarda la geometria. In casa mia si conversa, in casa di mia mamma si ascolta mio padre che parla: per lui, essere "seduto a capotavola" significa essere "capotavola".
L'ho notato solo in questi giorni... non molto sveglia, temo!

16 luglio 2020

Il Libro del Mese - Orgoglio e Pregiudizio


Avrò letto questo libro una mezza dozzina di volte, in italiano e in inglese in una versione per studenti e poi in edizione integrale, credo di aver letto anche alcuni capitoli in francese ma non mi ricordo con certezza e comunque non avrebbe avuto alcun senso.
Ho visto la miniserie della BBC, la mia preferita con un Mr Darcy di grandissimo fascino, e la versione del 2005 con una Keira Knightley tutta mossette e smorfiette, odiosa. 
E' in assoluto uno dei miei libri preferiti e lo è perchè, al di là delle apparenze da romanzetto romantico(so), è un testo rivoluzionario e straordinariamente femminista.
Certo, Lizzy non affronta la vita brandendo un coltello da cucina: resta nei limiti di quanto ritenuto all'epoca socialmente accettabile, ma l'autrice descrive una donna moderna, e individua la sua forza non nella bellezza (quella appartiene a sua sorella Jane), ma nella sua intelligenza raffinata, coltivata attraverso letture e conversazioni. Il suo destino e la sua unica possibilità di successo nella vita sono il matrimonio, ma reclama il diritto di scegliere chi sposare, rifiutando la proposta del mellifluo, sciocco cugino nonostante la prudenza suggerisse il contrario.

Mi fermo qui per non annoiare...

13 luglio 2020

Le cose che ho perso, le cose che ho preso


Ogni tanto ci ricasco: il mio eterno bisogno di fare bilanci, lunghe liste di "questo sì, questo no"... è una cosa stupida, eppure mi aiuta a mettere ordine e mettere ordine è rasserenante.
Ci sono cose che, a tre anni di distanza, ancora mi mancano non essendo riuscita a "sostituirle" con altre di analogo valore.

Le amiche, quelle sono insostituibili: i miei pranzi con C., i caffè con L. C'è il telefono, è vero, skype e whatsapp e un sacco di diavolerie moderne che nulla possono contro la distanza. Ho care amiche anche qui, ma la più vicina abita a mezz'ora di auto... mi manca la facilità del contatto quasi quotidiano di "casa".

I miei. Mio fratello dice che mio padre non ritornerà più quello di una volta, ma "una volta" è lo scorso Natale... cos'è successo negli ultimi 6 mesi? Me lo raccontano, me lo mostrano ma io non sono lì per vedere che non riesce più ad allacciare i bottoni della camicia e che impiega 3 giorni a tagliare l'erba del giardino invece delle consuete 3 ore. Tralasciamo il fatto che, a 83 anni quasi 84, potrebbe anche evitare lo sfalcio del prato, ma non è questo il punto.

La certezza che con una telefonata e 200 euro posso affrontare (e solitamente risolvere) un problema di salute. Qui è tutto fastidiosamente complicato! Mi sa che prenderò in paio di appuntamenti adesso che vado a casa in vacanza...

Il parrucchiere... provate voi a spiegare in dettaglio una sfumatura di colore o le caratteristiche di un taglio  nell'inglese di una hairdresser di qui: a noi insegnano la pronuncia della bbc, loro parlano una lingua fatta di gergo adolescenziale e dialetto northern-working-class