24 marzo 2021

Idealismo vs Pragmatismo

Io sono un'idealista e, in un mondo i cui il pragmatismo vince, io perdo.

Quando insegno, cerco di spiegare perché succede qualcosa, ma loro preferiscono imparare a memoria una formula.

Quando scrivo una lettera di presentazione, descrivo i miei ideali sulla scuola e sul rapporto docente-discente, ma loro cercano percentuali di successo agli esami. Non sono mai stata una persona concreta, fatico a capire le regole non scritte e non so muovermi nelle grandi aziende. 

Quando leggo, immagino le emozioni dietro la scelta di una parola, altri vogliono solo scoprire come va a finire la storia.

Quando studio, cerco le origini per capire il processo,  ma si preferisce chi arriva spedito al risultato.

Quando ascolto, mi calo nei sentimenti dei miei interlocutori al punto che soffro o gioisco con loro, ma non so mai offrire una soluzione, una via d'uscita o anche solo un diverso punto di vista che dia momentaneo sollievo.

Altri vincono, io perdo.

PS: ...e questa è una sbirciatina sulla mia vita segreta.


21 marzo 2021

Tre vite

"Tutti gli esseri umani hanno tre vite:
una pubblica, una privata e una segreta" 
(G. Garcia Marquez)

 


Ricordo ancora con orrore il titolo di un tema dei tempi del liceo: "Vita segreta sotto i banchi di scuola"... orribile, serve talento da vendere per tirare fuori qualcosa di decente da questi titolo. Da allora l'idea di parare di segreti mi turba (d'altronde se se ne parla che segreti sono?), ma tant'è.

Una maschera, da abbinare al vestito buono e a un sorriso smagliante. Un volto onesto, da riservare a chi ci vuole bene nonostante. E poi noi stessi, con i quali talvolta non riusciamo a fare pace. Ecco, messa cosi mi pare più affrontabile.

La maschera: io che ci provo e non mollo, che raggranello briciole di cose riuscite bene e le confeziono elegantemente per renderle presentabili, come quei cesti natalizi che nascondono la loro desolante pochezza in un tripudio di carte scintillanti e nastri colorati.

Il mio volto onesto: io che per provarci e non mollare faccio una fatica mostruosa, tiro sera con un biscotto a colazione e una barretta a pranzo per poi lavorare fino alle undici, io che poi non dormo perché quando si è troppo stanchi succede. 

Infine me stessa: io che a stento trattengo le lacrime guardando la foto di mio padre e vorrei tanto essere a casa per la sua festa, io che non ce la faccio e piango davanti alla mia mentore che mi dice dove sbaglio, io che... non dirò altro perché i segreti sono segreti.

Abbiamo tutti un mondo esclusivamente nostro, dentro, e lo proteggiamo con le unghie. Ogni tanto qualcuno prova a darci una sbirciatina, ma è già tanto se lasciamo intravedere un'inezia.