Io sono un'idealista e, in un mondo i cui il pragmatismo vince, io perdo.
Quando insegno, cerco di spiegare perché succede qualcosa, ma loro preferiscono imparare a memoria una formula.
Quando scrivo una lettera di presentazione, descrivo i miei ideali sulla scuola e sul rapporto docente-discente, ma loro cercano percentuali di successo agli esami. Non sono mai stata una persona concreta, fatico a capire le regole non scritte e non so muovermi nelle grandi aziende.
Quando leggo, immagino le emozioni dietro la scelta di una parola, altri vogliono solo scoprire come va a finire la storia.
Quando studio, cerco le origini per capire il processo, ma si preferisce chi arriva spedito al risultato.
Quando ascolto, mi calo nei sentimenti dei miei interlocutori al punto che soffro o gioisco con loro, ma non so mai offrire una soluzione, una via d'uscita o anche solo un diverso punto di vista che dia momentaneo sollievo.
Altri vincono, io perdo.
PS: ...e questa è una sbirciatina sulla mia vita segreta.