La forma sarà, scadente, molto scadente ma per oggi va così: fa caldo, tanto, e io non lo sopporto come sa bene chi mi frequenta da un po'. Però, siccome ogni promessa è debito e ho promesso frequenti aggiornamenti, allora aggiorno.
E comincio con un paio di domande:
1) ma perchè i giapponesi/coreani/cinesi devono essere sempre così strani? A Lucerna (l'insalata più cara della mia esistenza nonchè una mezza minerale che doveva essere Dom Perignon) una ragazzina davvero carina gironzolava tutta sorridente con una PROLUNGA DA SELFIE! Noi, che allunghiamo il braccio rischiando una lussazione ad ogni foto, siamo giurassici in confronto!!!
2) all'andata, riva dx del Reno e quindi su suolo germanico, ascoltavamo Radio NMR (non mi ricordo) in francese; al ritorno, riva sx del Reno pertanto suolo francese, la suddetta Radio NMR non si prendeva più, al suo posto arrivava distinto il segnale di Radio CNS (che ne so...) in lingua tedesca. Ce ne faremo una ragione.
Abbiamo organizzato questa tre-giorni a Strasburgo per verificare le dotazioni degli appartamenti (in realtà il mio solerte consorte, dopo aver scelto gli appartamenti da solo, temeva il mio giudizio...) e fare quattro chiacchiere con il proprietario del primo e l'attuale inquilina del secondo.
Il mio solerte consorte aveva dimenticato di comunicare al proprietario del primo (architetto tabagista e un tantino bohemien) che noi abbiamo DUE figli e che pertanto ci occorrono DUE letti, ma sai com'è: dettagli...
L'attuale inquilina invece, un'americana tutta sorrisi e pancia da gravidanza a termine, è letteralmente innamorata della Francia, di Strasburgo e del suo appartamento. Lei, arrivando direttamente da casa sua, si è dovuta fidare delle foto viste in rete, foto davvero invitanti. Ha fatto una scommessa, mi ha raccontato, e l'ha vinta! Spero di condividere il suo entusiasmo, per il momendo condivido il giudizio sulla casa: bella, luminosa e frasca, non grandissima ma decisamente accogliente.
La scoperta più inaspettata è stata però la prof di italiano che i ragazzi avranno l'anno prossimo.
Si è presentata puntualissima e ci è subito sembrata "accogliente". Poi però ha cercato di fare la burbera: la scuola è dura, i ritmi sono serrati, l'esame di ammissione è un esame vero e non una formalità come pensano tutti... Ma non ce l'ha fatta, non ha resistito: immediatamente ha tirato fuori il suo lato materno e ha cominciato a "calcolare": dunque la piccola andrà in 6ème quindi sarà in classe con quel bel gruppetto di bambine che arrivano dall'elementare, dovrò trovare il modo per introdurla bene... tutto a mezza voce, come se stesse ragionando ad alta voce. Ci ha raccontato anche delle sue difficoltà all'arrivo, lei sarda della Maddalena è arrivata a Strasburgo sotto una nevicata fuori stagione... Povera, non dev'essere stato facile!
Siamo anche riusciti a fare domanda di iscrizione all'AIRE: una telefonata fatta più per caso, per far passare un quarto d'ora di vuoto fra i vari appuntamenti del pomeriggio, convinta che avremmo parlato con un risponditore automantico. E invece no: l'impiegata dall'altro capo del filo (seee... vabbè, il filo!!!) non vedeva l'ora di aiutarci e quando le abbiamo detto che saremmo potuti andare di persona l'indomani mattina, non le è parso vero. Forse devono raggiungere degli obiettivi come i venditori, per scongiurare la mannaia della spending review!
Mi rendo conto che questa non è Strasburgo, abbiamo solo mosso i primi passi sulla strada che ci porterà là: ormai manca davvero poco!
Direi che con in ballo tutti questi cambiamenti sei davvero in gamba a trovare il tempo per aggiornarci.
RispondiEliminaSubisco pesanti ricatti ;)
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