21 novembre 2023

16/30 - Educazione

Mi riferisco a questo
Si parla di educazione all'afferrività e degli attori che dovrebbero occuparsene: scuola, mamme (e i oadri?), famiglia, psicologi, catechismi vari...
Va tutto bene. Ma...
Ma, innanzi tutto insegnare cosa e come e chi provvede a verificare che i vari attori siano formati e davvero capaci di insegnare?
E poi, ancora più importante: quando ci si renderà conto che l'effetto (dis)educativo di certe espressioni della nostra cultura, veicolando impliciti insegnamenti, sono straordinariamente più potenti tu tutte le "educazioni" deliberate?
Penso alle pubblicità, ai giocattoli e alle decorazioni degli indumenti dei bambini, ai programmi di intrattenimento in tv e, ancora peggio, in rete, a certi fumetti o film, agli articoli di cronaca sui giornali e i servizi dei telegiornali, al linguaggio della politica, alla moda, ai programmi di approfondimento, perfino i programmi di orientamento scolastico e universitario!
Sottovalutarne l'effetto educativo, tanto più pote te in quanto inconsapevole, porterà a vanificare qualunque programma avente uno scopo educativo.

2 commenti:

  1. Hai colto una piaga importante, viviamo in mezzo ad una comunicazione folle: cinema, pubblicità, fumetti..tutti esaspera(n)ti. Difficile arginare anche la sola emulazione.

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    1. Ma se non si interviene qui, nessun corso avrà mai successo

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