L'altra sera discutevo con mio figlio. È arrivato all'ultimo anno di università, e sta esplorando le strade che gli si aprono davanti con una bella dose di ansia. Con l'idea di offrirgli un punto di vista diverso, gli ho chiesto di descriversi, di raccontarmi qual è secondo lui la sua natura perché, ho aggiunto, "un lavoro che ha bisogno delle tue caratteristiche non ti costringerà entro un ruolo che non ti è congeniale e non sarà di ostacolo alla tua felicità".
Vi risparmio il seguito, due ore di faticosa conversazione sono state troppe anche per me che sono sua madre 😩
Non so se questo approccio abbia una qualche validità, ma ha permesso a me di sgombrare il campo da alcune fastidiose incomprensioni e a lui di escludere alcune strade... è già qualcosa.
(Eviterò di tentare di rispondere alla domanda del titolo: nessuno ha due ore di tempo da perdere...)
socrate ha dedicato molto più di due ore, mi sa... saresti bravissima. e comunque, se hanno distrutto il tempio, è evidente che si tratta di domanda (o prescrizione) molto scomoda.
RispondiEliminascomoda, forse, ma fondamentale per ogni scelta, credo
EliminaCerto riuscire a scegliere un lavoro secondo attitudini, passioni, convenienza è privilegio davvero di pochi. Io ho lavorato in banca con abnegazione e anche una certa passione alla fine, perché il contatto col pubblico mi ha salvato dall'inaridimento dei numeri.. e chissà se avrei scritto e letto tanto, alla fine, se avessi fatto il classico anziché ragioneria in un momento della mia vita dove la bellezza della letteratura era ancora un minimo embrione.. magari mi sarebbe venuta a nausea.. chi può dirlo? Insomma tutto questo per dire che la vita difficilmente riusciamo a pianificarla.. verrà da se a bussare alla porta..
RispondiEliminaCi si prova: se uno sa che passare 10 ore al giorno davanti a un computer lo getta nella depressione più nera, magari capisce che la ricerca teorica non fa per lui. Scartare strade che si sanno sbagliate in partenza è già un progresso.
EliminaVedremo...