Oggi giorno di spesa. Dall'inizio dell'isolamento, forse da qualche giorno prima,andare al supermercato è diventata un'esperienza bizzarra: "Chissà cosa non troverò oggi..."
La prima cosa a sparire è stata l'Amuchina, che qui non si chiama Amuchina, ma ci siamo capiti, e con lei tutta la serie di disinfettanti per mani-tessuti-superfici. L'alcol non si è mai trovato, la candeggina è scomparsa, la linea Dettol idem.
Immediatamente dopo, sono scomparsi articoli tipo la carta igienica, la pasta e il riso, il latte a lunga conservazione, i legumi in scatola.
Poi farine, tutte, e il lievito di birra da panificazione.
Ma il pane si trova, si è sempre trovato... perchè fare incetta di farine e lievito da panificazione?
Fino al giorno prima, impastare era cosa di fissati o, nel mio caso, da stereotipata massaia italiana. Il timore causato dal Covid e dall'isolamento ha creato il panico anche nel tradizionalmente composto britannico medio (che sia uno stereotipo anche questo?) che ha provveduto a fare scorte alimentari degne dello scoppio della guerra.
Non che sia molto diversa da una guerra, questa situazione!
La responsabile del "British Retail Consortium" la settimana scorsa ha comunicato ai quotidiani che le famiglie inglesi avevano in casa scorte alimentari per un miliardo di sterline... un miliardo!!!
La paura fa 90!
Oggi, dopo aver trovato tre bustine di lievito, ho chiamato le mie amiche per comunicare lo straordinario evento.
Già mi vedevo a offrirne una in cambio di un pacco di farina!!!
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