11 febbraio 2015

#ioleggoperchè


Pare che nel 2014 in Italia si siano "persi" 800.000 lettori (qui la fonte). In che senso, non mi è chiaro... 800.000 volumi in meno comprati? 800.000 persone che non hanno più comprato un libro? 800.000 tessere di biblioteche non rinnovate? L'articolo fa riferimento ad un'indagine istat, perciò probabilmente si basa sulle dichiarazioni dei lettori, quindi, ancora probabilmente, il dato è addirittura sottostimato eccetera eccetera... ma, dico io, il dato è comunque assolutamente non significativo perchè non chiede "cosa" hai letto ma solo "quanto" hai letto. 
Ora, io sarò anche pignolina, ma un conto è leggere la guida turistica del Madagascar perchè sto organizzando un viaggio o il libro di ricette della nonna perchè devo organizzare il pranzo di Natale, altro è leggere un romanzo russo dell'ottocento o JP Sartre perchè mi piace l'esistenzialismo, altro ancora un saggio sulle teorie di S. Hawking sull'inizio del tempo e sull'origine dei buchi neri.
Ma tant'è: l'aspetto qualitativo dei dati interessa poco la statistica, quindi la colf di mia mamma che divora gli harmony ed è pure abbonata (!!!) è una "lettrice forte" più della mia amica C. che seleziona e centellina le sue letture con passione, sensibilità e cultura.

E vabbè, diranno i miei tre lettori, e allora? Tu perchè leggi? 
...
Io leggo perchè mi piace. Sufficit?

Ok Ok, dirò di più.

Leggo perchè mi piace perdermi nelle vite e nei pensieri di altre persone, perchè rendermi conto che esistono mille altri modi di interpretare i casi dell'esistenza è un'attività affascinante, perchè farmi spiegare da menti brillanti alcune delle teorie più stupefacenti sugli argomenti che davvero mi appassionano non è cosa di poco conto. Leggo perchè la mia vita sarebbe ben grigia se non avessi il mio libro sul comodino. Leggo perchè è uno dei più grandi piaceri della mente ed è pure uno dei più economici ;-)
A proposito, avete mai notato che le esperienze davvero belle dell'esistenza sono alla portata di chiunque e che è davvero da idioti decidere deliberatamente di farne a meno?
Ricordo esattamente quando ho capito questa semplice verità: è stato tempo fa, guardando un film. Un tizio, ingiustamente incarcerato, viene liberato e torna a casa sua. La prima cosa che fa, prima ancora di farsi una doccia, è mettere un disco sul piatto del giradischi, e, mentre Bach riempie l'aria, può riappropriarsi della sua vita rubata.

E con questo, rischiando di cadere nel melodramma, vi saluto.
Buona giornata ;-)

3 commenti:

  1. Ho idea che il concetto di esperienza davvero bella sia terribilmente soggettivo... E che molti trovino più rilassante smanettare tutta la sera su telefoni e tablet zompettando tra un social e l altro piuttosto che infilare il naso in un libro . Magari invece non è vero, ed è solo l'ennesima statistica farlocca. Speriamo

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  2. Ti piace Piero Chiara? Hai mai letto nulla di suo? A me piace un sacco. Piccole storie di provincia... racconti brevi, narrati quasi sottovoce, di un'Italia ormai passata a miglior vita ma che di sé credo abbia lasciato un segno indelebile in chi ha vissuto quegli anni.
    Ciao

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