Il 12 di ogni mese, su una pagina di espatriati italiani che seguo da un po', è la giornata dedicata al "AAAmore Cercasi".
Decine di persone, uomini e donne di svariate età, alcuni neppure trentenni, pubblicano una foto e breve descrizione di sé e del proprio sogno. C'è chi esce da relazioni finite male e chi una relazione degna di questo nome non l'ha mai avuta, chi ha provato con i locals ma proprio non c'era feeling e chi invece il feeling non l'ha più trovato con le persone di casa. C'è chi tra figli, amici, lavoro e interessi vari non ha un momento libero per pensare a sé e chi, solo come un gambo di sedano, non sa da che parte cominciare. C'è chi prova anche questa strada perché la fortuna non ha aiutato e chi invece sceglie la via pragmatica perché del caso non si fida più. C'è chi "va bene dovunque tanto vivo vicino all'aeroporto" e chi specifica quartiere e città perché ha bisogno di quotidianità.
Sono tutti diversi ma tutti accomunati da una cosa: il desiderio di avere una persona accanto.
La libertà, quando è troppa, diventa un vuoto da riempire.