Eh già, eh be', ma cosa ci vuoi fare?
Le cose vanno come devon andare e niente incide. Ci si può provare, certo, ma alla fine va' a capire e calcolare e pesare l'effetto delle tue azioni...
Ho latto da qualche parte che non possiamo sempre fare la "scelta giusta", ma possiamo sempre cercare di rendere "giusta la scelta". Sarà così?
quindi, riassumendo, caso mai ci uscisse la ciambella senza buco, si possono sempre brandire compasso e coltello e far saltare fuori un buco dopo?
RispondiEliminammmmm
perché no? ma funziona con i disattenti, secondo me.
altrimenti, tanto vale fare a pezzi la ciambella e far finta che fosse qualcos'altro fin dall'inizio. ma sarà altro.
EliminaCredo, se ho capito bene la storia del rendere giusta la scelta, che non sia tanto questione di scavare un buco nella ciambella, quanto piuttosto di vedere che anche la torta ha il suo perché.
Eliminaoggettivamente, la torta ha certamente un suo perché.
Eliminanon è detto che ce l'abbia per me.
No, certo: c'è torta e torta
EliminaSi può forse non rimediare sempre, ma fare in modo che ciò che accade (convinti poi non sia colpa nostra) diventi un qualcosa di potenzialmente utile, scoprendone un lato decente, passabile, addirittura buono o che perlomeno non uccida.
RispondiEliminaNarra la leggenda che una cuoca distratta, dimenticato il primo strato di pasta, abbia messo delle fette di mela direttamente in padella, ricoprendole poi con un disco di frolla e infornando il tutto. Trascorso il tempo stabilito, ha tolto il suo dolce dallo stampo e, accorgendosi dell'errore, si è stampata in faccia un impertinente sorriso e ha servito in tavola la prima Tarte Tatin della storia.
RispondiEliminaNon a tutto c'è rimedio, è verissimo, ma è anche vero che è impossibile "sapere" cosa sia meglio per noi, se il piano A o il B, neppure a posteriori. Quindi tanto vale...