26 ottobre 2022

Tu dù

 OK, ho già detto che sto traslocando, quindi, in effetti, ho un sacco di roba "tu dù" 

Questo perché, se anche il grosso del lavoro è stato affidato ai traslocatori, in realtà a noi (cioè a me 😉) resta "tu dù" tutto il lavoro preparatorio: selezionare cosa eliminare e cosa tenere, cosa far trasportare a loro e cosa invece portare con noi eccetera eccetera.

Ma così sarebbe troppo facile.

A questo si deve aggiungere tutta la serie di lavori per riportare la casa nelle condizioni originali, in parte robetta che spetta a noi, in parte lavori di rinfresco che il proprietario ha chiesto di poter eseguire già da adesso, in modo da ridurre il tempo di vacanza fra noi e il prossimo inquilino. 

Piccola divagazione. Mr B, l'agente che gestisce questa casa, mi ha raccontato stamattina che i migliori inquilini sono i giapponesi perché tolgono sempre le scarpe appena entrati in casa e mangiano solo pesce in scatola. I peggiori sono gli inglesi (solo lui, inglese fin ne midollo, poteva dirlo!), perché non hanno cura di niente: non fanno manutenzione, non puliscono dove sporcano e via di altre simili piacevolezze. In generale, ha detto, i proprietari di animali sono fantastici perché, cito: sanno capire gli altrui bisogni. Poi ci ha ringraziati per essere stati "such a good tenants"... e son soddisfazioni. Fine della divagazione.

Devo anche regalare le piante, che non si possono importare in Francia se non con un certificato fitosanitario che ci costerebbe più del trasloco. Ho già distribuito i libri che i ragazzi non vogliono tenere, alcune borse e un po' di altre cose. Ma ho ancora un paio di scatoloni pieni... se nessuno si fa avanti andranno a qualche charity.

Poi ci sono i lavori preparatori per la casa nuova: pianificare cosa va dove e quei pochi acquisti necessari (il frigo e la lavatrice, ad esempio, non ci sono), trovare una cat sitter per Natale... cose così. Coi fondamentali però siamo a posto: già trovate e testate la pizzeria per una cena ogni tanto e la pasticceria per la colazione della domenica!

La cosa più importante "tu dù" è esserci nonostante gli impegni e ritagliarsi quelle 3 o 4 serate di pace per non sclerare. 

Anche se, a ben pensarci, non è il turbine di impegni che mi fa sclerare, al contrario: è il vuoto di certe giornate senza fine. Con l'età sarò diventata più lenta, forse, ma assolutamente non pigra e è non avere niente "tu dù" (inteso sia come scopo che come impegni quotidiani) che mi fa impazzire.

PS: "tu" suona come 2 in inglese e "dù" come 2 in tanti dialetti Italiani... coincidenza strana ma totalmente priva di significato!


7 commenti:

  1. per una volta non sono io quella del "dover fare"... suona quasi strano.
    eliminare sarà il mio nuovo mantra, anche senza trasloco.

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    1. Eliminare dà come un senso di leggerezza

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  2. Che gli inglesi siano devastanti l'ho scoperto in crociera con partenza da Sothampton. Davvero mai più. Gente pessima.

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    1. Racconta racconta...

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    2. Arriva il post.. ma ti assicuro che 4000 inglesi di botto su una nave, anche gigante, so' peggio delle cavallette bibliche..

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    3. 4000? Ne bastano 40 su un treno!

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    4. A ripensarci, ne bastano anche solo 4 🤬

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