25 settembre 2014

Attraversando il campus


Può capitare di incrociare un adone d'ebano, che espone al gaudio virginale tutto l'armamentario: pettorali-dorsali-bicipiti-tricipiti-trapezio perchè, si sa, nessuna Tshirt (nera, ça va sans dire) può nascondere ciò che lui, l'Adone, ha tanto faticosamente costruito in palestra.
Può anche capitare di incrociare coppie di eterne adolescenti orientali: sempre in due, capelli nerissimi e pelle chiara d'ordinanza, un IMC di 16, massimo 17, ridono e parlano sottovoce.
Spesso si incontrano esili fanciulle mediorientali, con un capelli accuratamente nascosti in foulard colorati, ben truccate, ben vestite, camminano senza perdere tempo ma senza correre, con un'andatura elegante
Incrociamo anche vichinghi alti due metri o poco più, bermudoni e maniche corte anche se, attorno, gli altri passanti sono già passati al piumino leggero, qualcuno anche i guanti (in bici servono davvero: la minima oggi è arrivata a 5°C)
Alla prima occhiata di sole pranzano o studiano seduti per terra, sul prato davanti al Patio, alle 8 del mattino legano veloci le biciclette ovunque ci sia un palo e si accalcano davanti alle porte delle aule.

Nessun commento:

Posta un commento