11 ottobre 2012

Mi mancheranno...

Non c'è verso, non riesco a scrivere questo post!
Da giorni ormai apro, scribacchio e richiudo; penso e ripenso; ci giro attorno, rileggo poi cancello.
Ma perchè mi riesce cosi difficile? Non voglio dire nulla di straordinario, nessuna profonda perla di saggezza, niente che possa cambiare la vita a chicchessia... Nulla, eppure non riesco.

Non riesco a dire che fra qualche anno, quando saranno adolescenti, mi mancheranno i miei figli bambini.

Mi mancherà questa loro splendida età, ora che sono sufficientemente grandi da poterli considerare e trattare da persone razionali e intelligenti, già sufficientemente indipendenti da poterli lasciare andare un po', ma non troppo, così da poterli anche trattenere; ai quali dare spiegazioni quando ne chiedono ma solo dopo aver sollecitato riflessioni che, me ne avvedo sempre più frequentemente, sono in grado di fare autonomamente.

Mi mancheranno questi anni: chiedono coccole nel lettone o, in alternativa, di andare a dormire a casa di un'amica, si fanno leggere un libro pima di andare a dormire ma poi, quasi di nascosto, ne leggono uno ciascuno e chissà a che ora spengono la luce.
Lei che chiede di fare i buchi alle orecchie mentre si fa pettinare i capelli prima della lezione di danza, lui che racconta di essere stato strapazzato dall'allenatore di basket facendosi fare i grattini alla schiena. E intanto restano da soli a casa sempre più a lungo, studiano e ripetono senza bisogno di aiuto, fanno e disfano borse e cartelle, lui si fa anche la lavatrice con la divisa della squadra!
Sempre più grandi e più indipendenti ma ancora bambini, ancora "miei".

Lui osserva, smarrito e stupefatto, orde di studenti delle superiori: li trova brutti, disordinati, spettinati e volgari (a volte è vero!) e li confronta con se stesso, lui così lindo, pettinato, ordinato con il suo grembiulino blu della scuola e le mutande ben nascoste sotto i pantaloni (!) e mi chiede di "promettergli" che non diventerà mai come loro... dipendesse da me!
Lei osserva e non capisce gli atteggiamenti (e i corpi!) di quelle ragazzine che solo pochi mesi fa erano bambine come lei e oggi sono un passo avanti: in brufoletto, un accenno di seno, il carattere non più solare e semplice ma già un po' ombroso e scostante, la voglia di uscire da sole con le amiche...

La preadolescenza è dietro l'angolo e io non voglio, non sono pronta...

Ecco, stavolta sono arrivata in fondo ma che fatica.

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