È di nuovo una cosa intima, lasciate perdere se non ne avete voglia.
Qualche mese fa, forse l'ultima primavera, ricordo che gironzolavo nervosamente fra l'ingresso, lo studio e il soggiorno di questo appartamento che non sarà mai casa. Avevo voglia di sedermi con mia mamma, una tazza di caffè caldo in mano, a chiacchierare. Mi sarebbe bastato anche sedermi io qui e lei là, il telefono a bruciare i 1000 km di distanza.
Non le ho telefonato. Se avessi chiamato, lei avrebbe ripetuto meccanicamente le stesse 4 frasi che da tempo costituivano il suo repertorio: non va male ma neppure bene, dobbiamo aspettare che passi questo periodo, Tommaso e Matilde sono sempre contenti di fare quello che stanno facendo? poi mi spieghi come si fa la pastina...
Quel giorno non l'ho chiamata: avevo troppa voglia di una vera conversazione fra me e lei, e non l'ho chiamata.
Non sono pentita di non averlo fatto, non è questo, è che fa male la consapevolezza che non le parlerò mai più.
Ci mancherebbe che non fossero anche intime, certe pagine.
RispondiEliminaAnc'h'io ci parlo ora con la mia mamma, che non c'è più da cinque anni, prima le parlavo ma a volte eravamo su pianeti diversi, e restavo male se, cercando complicità e solidarietà, sbattevo contro un muro di pareri contrari. Ma forse è così che si fa la mamma, e tante mie scelte avrebbero probabilmente dovuto ascoltare di più. Si sta ripetendo col mio papà, in vita e molto capriccioso, ogni tanto lo rimprovero e mi pento subito dopo. Vediamo se farò in tempo a pentirmi quando sarò ancora in tempo. Ma spesso credo che siamo noi a dover provocare conversazione, reazioni diverse, ci penso tanto. Anche perché un giorno rimarrà solo rammarico, e non va bene.
Non era questione di pareri diversi: dissentire richiede attenzione e comprensione, cose che mia madre era ormai in grado di offrire solo a sprazzi.
Eliminaoccorre tanto tempo per assimilare questa consapevolezza. ma ci si arriva.
RispondiEliminaspero che non faccia troppo male
EliminaI nostri cari che devono lasciarci ed il tempo (mancante) per dirsi tutto: una sfida assurda. Ti giunga il mio abbraccio, Flo.
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