Pochi giorni fa in UK un uomo è stato scarcerato dopo 38 anni di reclusione perché nuove indagini sul DNA hanno rivelato la sua totale estraneità alla vicenda. Pare essere il peggior errore giudiziario nella storia del Regno Unito. (Qui la notizia, se vi interessa)
Adesso tutto questo gran parlare, di nuovo, di Garlasco. Non si sa dove porteranno le nuove indagini, mi domando però come sia possibile condannare un ragazzo (anche il tizio inglese era un ragazzo, aveva 21 anni all'epoca dei fatti), rubandogli una vita che nessuno potrà mai restituirgli, senza avere la certezza che sia colpevole? Non "al di là di ogni ragionevole dubbio", al di là di ogni dubbio proprio!
La certezza della pena è sacrosanta, ma anche la certezza della colpevolezza deve esserlo, santo cielo...
Pensavo al suicida dal Duomo, libero dopo aver già ammazzato una persona. Permesso di lavoro premio.
RispondiEliminaLui si vede. Invece tutti gli altri, quelli che non delinquono più perché le pene alternative al carcere hanno avuto l'effetto riabilitativo sperato, invece, no.
EliminaStatisticamente, i comportamenti recidivi crollano: i numeri cambiano da articolo a articolo, ma si parla di un 3-5% delle pene alternative contro un 60-70% del carcere tradizionale.
Poi la famiglia di quella poveretta sai cosa se ne fa delle statistiche, lo capisco bene...
Tra l'altro, dopo essere stato assolto per ben due volte, pare siano venuti alla luce nuovi indizi... Che a distanza di anni saltano fuori... poi spariscono... per poi riapparire magicamente. 🤔Non sono né un criminologo, né un anatomopatologo, ma i "ragionevoli dubbi" vengono anche a me.
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