A pagina 12 di questo
si legge che "il profondo turbamento (...) si manifesta quando ci rendiamo conto che l'adorazione occidentale di Dio -da parte di ebrei, cristiani e musulmani- è l'adorazione di un personaggio letterario, del Jahveh di J, seppur adulterato da pii rvisionisti". Prosegue poi raccontando come il Gesù dei cristiani sia un'invenzione letteraria dell'evangelista Marco così come nell'Allah dei musulmani si oda solo la voce potente del suo profeta Maometto.
La fede non è messa in discussione: la realtà delle cose non viene alterata da una brutta nè da una bella descrizione, e chi crede, crede. Ma la potenza evocativa della narrazione produce magie di portata straordinaria! Io, ad esempio, negli anni, mi sono innamorata prima di Actarus, il protagonista di Goldrake, crescendo di Sandokan, poi di Mr Darcy, e più recentemente di Atticus Finch... ecco, magari di quest'ultimo non mi sono innamorata, diciamo che nutro per lui una stima smisurata!
Libro promettente, vedremo il seguito...
Fino a prova contraria, Dio è letteratura.
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