Ecco, per l'appunto, questo articolo:
Qui ci sono due problemi, almeno.
Il primo è la notizia in sé: un relatore, tale Daniele Domenicucci, si permette di usare un linguaggio volgare, immondo direi, per definire il pubblico femminile partecipante a una sua lezione. Se il mondo fosse un luogo serio e se le questioni sulla parità di genere e sulla dignità delle persone fossero trattate seriamente, tale personaggio dovrebbe essere sospeso da ogni incarico accademico e politico.
Il secondo è il tono e il vocabolario usato nell'articolo. Vi si leggono termini quali gaffe e scivolone, si apprende che il magistrato, poveretto, era francamente sconfortato dalla svogliatezza degli studenti. E cosa poteva fare se non usare espressioni da osteria?
Se non si riesce ad elevare la plebe, si scende fino a quel livello.. :(
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