09 settembre 2022

Deprogresso tecnologico


Mio figlio ha iniziato da qualche settimana un processo di "deprogresso tecnologico" come lo chiama lui. Ha deciso che il suo cellulare stava monopolizzando la sua esistenza e che questo lo allontanava da quelli che qualcuno ha chiamato "i 5 pilastri della felicità": vita a contatto con la natura, buon sonno, interazioni sociali, attività fisica e attività creative. 

Per cominciare, quest'estate è andato in vacanza senza smartphone, portandosi dietro un "cellulare da nonna", di quelli da 16 euro caricabatterie compreso, comprato solo per accontentare me che sono sempre in ansia quando loro viaggiano. Visto che l'esperimento gli è piaciuto, ha deciso di estenderne i limiti.

Per prima cosa ha elencato tutto ciò di cui ha bisogno per sostituire i diversi usi del telefono: agenda, calendario, sveglia, fotocamera, stampante per stampare tutti i biglietti eccetera che, comprati online, di solito sono sul telefono. Ha poi installato whatsapp sul computer e scaricato tutte le foto (più di 9000, tutto un pomeriggio ma che emozione -ha commentato).

Restano in sospeso solo due applicazioni apparentemente insostituibili: l'online banking e il sito gov.uk, entrambe usano il cellulare per autenticare gli accessi. Per la burocrazia temo che non ci siano soluzioni, a meno di non perdere giornate in coda in remoti uffici pubblici frequentati ormai solo da vecchietti.

Gli auguro tutta la fortuna del mondo, ovviamente, ma conto i giorni che lo separano dalla probabilissima dichiarazione di fallimento.

3 commenti:

  1. Direi invece che teme di non avere sufficiente autocontrollo, se preferisce rinunciare a tutti gli aspetti positivi dello strumento per non rischiare di abusarne. Un atteggiamento non privo di saggezza, lo ammetto, ma comunque dettato da scarsa fiducia nella sua capacità di comportarsi con disciplina.
    Vedremo

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  2. Dici bene.. a mio avviso evitare le problematiche significa temere di non saperle governare. Come una droga. Il cellulare serve: è utilissimo e talvolta prezioso. Basta non farsi condizionare. E quello fa parte del quinto pilastro: essere creativi.

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  3. Lo capirà, in fondo ha solo 20 anni: un post-adolescente in cerca di modi per affermare se stesso

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