Un mio amico, blogghista e lettore come me, qualche settimana fa mi ha confessato che non passa spesso a trovarmi perchè trova i miei argomenti troppo femminili. "Sai -ha detto- parli di figli e scuola".
Ora, fermo restando che uno ha il sacrosanto diritto di scegliere di quali argomenti interessarsi, cosa leggere e come impiegare il suo tempo, ma davvero "figli e scuola" sono argomenti femminili?
O meglio, so che sono essenzialmente le mamme a occuparsene, ma non sarebbe ora che gli uomini colmassero questo vuoto e cominciassero a essere padri oltre che genitori?
I vantaggi, innegabili, sarebbero su entrambi i fronti. Da un lato, finalmente i figli potrebbero beneficiare di un diverso punto di vista, spesso più leggero e ludico, dall'altro i padri potrebbero finalmente conoscere i loro figli per come veramente sono e non per come li immaginano.
Aspetto repliche, non solo da Chiara questa volta ;-)
Cara Flo, sai io non faccio distinzione e visito tutti!!!
RispondiEliminaLo so che non è sempre facile fare dei commenti ma con pazienza ci riesco.
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie, caro Tomaso, la tua presenza costante è di grande conforto!
EliminaMolti vuoti che in passato ho tentato spesso di colmare sono rimasti vuoti nonostante abbia tentato di colmarli. E i punti di vista non sono cambiati. Anzi, col passare del tempo mi sono accorto che sono diventati di... "svista", e ti confesso che non ho più voglia di discutere e dispensare inascoltati consigli. "Lo so, papà, non sono mica più un bambino!"... "Non mandarmi più link di come si fa questo o quello, perché li conosco già; come te vado su internet, vedo i filmati e anch'io ho l'antivirus!"... "Quando esci col bambino (mio nipote) in bici, mettigli il casco! Non coprirlo troppo, sennò poi suda e si ammala""... e via di questo passo. Il casco non lo mette, cade e si sbuccia il naso, e regolarmente si ammala perché lo coprono troppo e suda. I figli, ormai ultraquarantenni, autosufficienti e ben sistemati col lavoro, mi considerano vecchio, patetico, rincoglionito e probabilmente anche un po' rompicoglioni. Quando guido la macchina, poi, non ne parliamo: "Attento qui... attento lì... non hai più i riflessi di una volta!" Che palle! Io, che in oltre 52 anni di guida più che "allegra" e milioni di km macinati in giro per l'Italia non ho mai avuto incidenti! E quando vado in moto, oggi, a 73 anni suonati, mi diverto come un matto a fare le curve piegato con le suole delle scarpe che strusciano sull'asfalto. Quello che dovevo insegnare loro quando era il momento l'ho fatto, senza delegare il compito alla mamma, e sono certo di averlo fatto bene e responsabilmente. E a un po' di sano egoismo, oggi, a 73 anni suonati, non ho intenzione di rinunciare. Mi guardo attorno da anni e vedo come funziona tra padri e figli...
RispondiEliminaNe riparliamo quando anche i tuoi saranno grandi. Dammi retta... ;)
Non si tratta solo di "fare" ma anche di "parlarne"
Eliminasono poco esperta di blog maschili. e, guarda caso, l'unico che seguo parla proprio di paternità e vicende delle figlie...ma lo segui anche tu, perciò lo sai.
RispondiEliminain generale,magari, percepiscono i figli come un grattacapo a cui è meglio non pensare almeno in sede di blog.
Creto che ti abbia ragione: un grattacapo da lasciare ad altri.
EliminaE, sì, quel blog al quale ti riferisci illustra bene di cosa parlo quando accenno ad un diverso punto di vista: istruttivo e interessante.
Buona giornata, Chiara