Per me è sempre un momento difficile, mi affeziono alle vecchie pelli come ad un vecchio paio di scarpe, che conoscono i miei piedi e il loro modo di camminare, appoggiando la pianta sempre un po' verso l'esterno (lo noto osservando il consumo della suola); spogliarmi mi riesce difficile, buttarmi alle spalle ciò che è stato, una fatica ingrata.
Così, nonostante i numerosi segnali, continuo imperterrita a rispondere agli stessi annunci di lavoro e la collezione di due-di-picche si arricchisce di sempre nuovi esemplari.
Ormai, però, fa caldo, devo decidermi e andare avanti..
Ce la farò?
Boh, intanto preparo il soprabito.
Ci sono pelli dismesse da tempo a cui non serve restare incollati... pur con rimpianto, magari.
RispondiEliminaPartire dovrebbe facilitare il compito, puoi essere chi vuoi , senza che nessuno ti chieda chi eri prima.
Altrove, una pelle vale l’altra, un soprabito vale l’altro.
E' vero: guardandola da questa prospettiva, è una gran bella opportunità!
EliminaCara Flo, quello che ti consiglierei io, è di aspettare, la primavera è arrivata solo nel calendario, il resto è la stagione che cambia sempre in fretta.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso