30 gennaio 2018

Eh ma tu di più... Del Giorno della Memoria e di altri Olocausti

Trovo aberrante e perversa la convinzione che sia possibile stilare una classifica degli orrori.

Si può parlare della Shoah perchè i responsabili sono stati i cattivi per antonomasia, non si può però parlare dei caduti per mano delle dittature comuniste perchè "eh ma loro di più" (non è vero, ma tant'è).
Si può parlare delle crociate ma non delle varie guerre sante condotte per secoli dai musulmani perchè "eh ma noi prima".
Si può parlare delle sedicenti missioni di pace occidentali con tutte le violenze conseguenti ma non delle azioni di guerriglia in Africa condotte da gruppi di terroristi africani che causano migliaia di vittime (torture atroci, morti ammazzati a colpi di machete, stupri, rapimenti...) perchè "eh però il colonialismo".
Potrei continuare: c'è sempre un cattivo che è, politically correct, più cattivo degli altri, perciò ogni tentativo di discutere razionalmente fallisce. Sembra non esistere l'onestà intellettuale necessaria per spogliarsi delle emozioni e guardare i fatti così come sono, senza stilare una classifica degli orrori.

Sogno un Giorno della memoria che ricordi i caduti per mano di tutti i totalitarismi.

Piccola nota a margine: nel 2016, sono state eseguite nel mondo 1032 condanne a morte, la maggior parte delle quali in Cina, Iran, Arabia Saudita e Pakistan... Fra i caduti per mano di tutti i totalitarismi contiamo anche questi?

4 commenti:

  1. Cara Flo, io credo che certi esseri non si possono mai perdonare.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Perdonare è difficile, trattare secondo la legge (se non con giustizia) è doveroso se non vogliamo diventare mostri come loro!

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  2. Ciao, lo sai che di solito dico quello che penso e così cercherò di non smentirmi. L'uomo, si sa, è cattivo per sua natura; con l'aggravante - se è italiano - che è pure un ipocrita di tre cotte. Ripudiamo la guerra, ma vendiamo armi a un sacco di gente; facciamo beneficienza, ma il più delle volte da lontano e a casa d'altri. Meno, a casa nostra. Dove, incontrandoci per le scale, spesso non ci salutiamo neppure tra condòmini... Di esempi di guerre, di abusi, di stragi, stupri, violenze e altre nefandezze è piena la Storia. E la nostra non fa eccezione. Ma come le Crociate, l'Olocausto, le foibe, compresa l'iprite (gas mostarda) usato dai tedeschi (ci risiamo?) nella Prima Guerra Mondiale, ma anche dagli inglesi, dagli spagnoli e dagli italiani, fanno ahimè parte della Storia e non si possono cancellare. Come l'inquinamento, di cui tanto si (s)parla, fornendo dati e luoghi, ma poi nessuno è disposto a rinunciare alla macchina o a un paio di gradi in meno in camera da letto. Cialtronaggini che si possono però evitare di ripetere, volendo, ma tutti quanti dovremmo essere d'accordo. Non serve ribaltarsele addosso, ogni volta corredandole di secchiate di merda per "farci le bucce" a vicenda, e tirando in ballo questo o quel partito, questo o quel politico. Guarda, per esempio, quello che sta succedendo con le "destre" e coi divieti di "propaganda fascista" (legge-Fiano passata alla Camera come "vittoria" del Pd)... Lo sapevi che immagini, gadget e/o contenuti propri del partito fascista sono puniti a norma dell'art. 293-bis proprio di quel Codice penale, varato nel 1930 e in vigore ancora oggi, che, sempre ancora oggi, riporta in calce (oltre alla firma dell'allora guardasigilli Alfredo Rocco), anche la firma di Benito Mussolini (allora Capo del Governo) e di Vittorio Emanuele III (Re di questo "stranissimo" e "controverso" Paese)? Perché, la firma di Mussolini non è considerato un "contenuto" fascista? A questo punto anche il Codice penale potrebbe correre il rischio di diventare un... gadget!(ironia e risata).
    Ti mando le foto del Codice tramite wozzap...
    Credo che invece dovremmo cercare tutti di migliorarci, a partire dalla politica, soprattutto rispettando la Costituzione. Della quale quest'anno celebriamo il 70esimo compleanno, tuttavia senza né conoscerla né applicarla...
    Un caro saluto, Francesco

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    1. Migliorare se stessi è difficile, molto più facile pretendere che siano gli altri a migliorare loro stessi. Perchè, sai, ciascuno di noi è, per se stesso, perfetto...
      Io, per lo meno, lo sono assai!

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