25 gennaio 2018

Di case e adattamenti


Ho fatto trasloco, il 14° da quando sono nata. Senza contare le case di vacanza...
Quattordici bagni nuovi nei quali appendere l'accappatoio. Quattordici nuovi percorsi casa-scuola o casa-lavoro. Quattordici nuovi panettieri da scoprire, quartieri da esplorare, vicini da conoscere. Quattordici nuovi "odori di casa" da riconoscere come miei...
Io che ho sempre voluto viaggiare (a vent'anni ho quasi lasciato un moroso perchè ha rifiutato un offerta di lavoro in Texas), che considero le radici cose che stanno bene anche in un vaso, adesso mi chiedo a cosa ripenserò quando, da vecchia, vorrò pensare a casa mia.
La casa nella quale mi sono fermata di più?... A Milano: 5 anni; nella casa nella quale i miei vivono adesso: 5 anni all'inizio poi ho fatto parecchio avanti e indietro durante l'università... Le mie case da sposata: nell'ultima 5 o 6 anni ininterrottamente, poi abbiamo ricominciato a girovagare. In questa mi fermerò un paio d'anni, forse quattro. Poi boh...
E quindi? E quindi niente: mi sento trasformata da stanziale al limite della noia a nomade. Un po' mi piace, un po' non lo so. Chissà dove andrò la prossima volta?

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