10 ottobre 2024

Eredità



Alla fine, quello che resta è il ricordo di come hai affrontato gli eventi.

Non gli eventi in sé, quelli sono solo accidenti: non i soldi che hai guadagnato, le case che hai costruito, i vestiti che hai indossato, le auto che hai guidato. Non a quanti anni ti sei laureato, o quanto pesavi, quanti fidanzati hai avuto, quanti figli hai generato. E nemmeno quanti libri hai letto, quante sinfonie ascoltato, quanti quadri ammirato o quante città hai visitato.

Niente di tutto questo resta.

Resta l'affetto delle amiche che ti hanno voluto bene, l'impressione di mitezza suscitata in un nipote che guarda il mondo con una profondità inusuale ma che fa finta di no. Resta lo sbalordimento che un rancore inspiegabile e ingiustificabile semina nel cuore di un figlio fino a fargli pensare che invecchiare è inutile se non insegna a vivere. 

Cieca, passi tutta la vita a guardare i tuoi genitori per poi scoprire, quando ormai si avvicina la fine, che era tutta una menzogna.

1 commento:

  1. forse è il rancore che nasce in chi- avendo provato nella sua vita, a vario titolo, una sensazione di "potere", pensa di poter contare su un percorso lineare fino alla fine, senza scossoni e, soprattutto, controllabile fino in fondo. e poi scopre che non è vero.
    e sì, siamo cieche. segnali ce ne sono sempre, ma quasi sempre scegliamo di non capirli, o di interpretarli in altro modo, meno doloroso.

    RispondiElimina