Ora è l'ora,
Il mio corpo scivola nel mare, liquido amniotico primigenio, e diventa acqua, vi si fonde e si confonde
Liquida anch'io, mi muovo, genero piccole onde e ricamo riflessi sul fondo, di ombre e di luce, che rotolano, si scompongono e ricompongono, capricciosi, eleganti
Distesa, galleggio, e solo il volto emerge. Sento il silenzio e il calore buono del sole, compassionevole a quest'ora ancora piccola, e piccoli pesci che sfiorano il mio corpo immobile, uno mordicchia un dito ma poi se ne va
C'è qualcosa di ancestrale in questo mare greco, un'idea, il senso stesso del mare
Tutto nasce da queste acque