Gli inglesi, come ho già avuto modo di dire, non sono strutturalmente preparati al grande caldo.
Per esempio le scuole. Dalle mie parti le lezioni finiscono venerdì prossimo e il regolamento prevede che tutti, nessuno e per nessuna ragione escluso, indossino l'uniforme, un esempio delle quali è illustrato qui sopra. Cambiano i colori, ogni scuola ha i suoi, ma questa è. Serve l'autorizzazione del headteacher anche solo per togliere la giacca. Tutti i presidi hanno ovviamente scritto alle famiglie comunicando che gli studenti sono autorizzati a togliere giacche e pull. Ma le calze? E le scarpe di cuoio? E le camicie di poliestere puro 100%? Alcuni hanno autorizzato gli studenti a indossare l'uniforme da ginnastica, che prevede pantaloncini e magliette (sempre poliestere, of course) ma non tutti si sono spinti fin là per (ovvie?) questioni di decoro.
Ma il problema rimane: scuole progettate per ben altri climi.
L'ufficio di mio marito ha inviato una mail riguardo il comportamento da tenere nei prossimi 2 o 3 giorni. In premessa, hanno sottolineato come gli ambienti di lavoro, che sono isolati e climatizzati, non sono stati progettati per queste temperature massime, perciò un certo livello di discomfort è da mettere in conto. E parliamo di ambienti di lavoro di una multinazionale che, anche per aspetti legati al controllo delle linee e alla qualità del prodotto finale, deve rispettare standard rigorosissimi. Figuriamoci le scuole!
Mio figlio, che in queste settimane lavora da McDonald's, semplicemente soccombe al caldo.
mi sa che converrà si organizzino per i prossimi anni, visto il caldo futuro che ci attende tutti quanti...
RispondiEliminaTutti al mare a Oslo!
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