15 dicembre 2021

Senza titolo


«Sì, proprio in questo bosco era quella quercia, con la quale s’andava d’accordo» pensò il principe Andrea, cercando verso sinistra e ammirando, senza riconoscerlo, l’albero che cercava. La vecchia quercia, trasformata, allargando in cupola verde la folta chioma piena di succo vitale, ondulava appena, quasi si pavoneggiasse ai raggi del tramonto. Non più ferite sulle braccia aspre e nodose; non più sconforto nè amara sfiducia. Le giovani foglie sbucavano direttamente dalla scorza rugosa del tronco e dei rami, tanto da lasciar dubitare che proprio fossero germogliate da quella decrepitezza. «Sì» pensò il principe Andrea, preso da un senso inconsapevole di giovinezza rinascente, «è la stessa quercia di prima.»
(Lev Tolstoj, Guerra e Pace, Libro II, parte 3, cap 3)

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