Quelle di Proust erano dolcetti a forma di barchette, la mia madeleine la mia è costituita dai tigli sotto i quali pedalo in queste mattine.
L'aria finalmente calda, il loro inebriante profumo, la bicicletta, il continuo chiacchiericcio dei bambini la luce di questo inizio di estate... tutto mi riporta a quando, bambina, alla fine della scuola passavo qualche giorno da mia nonna, facendo la spola fra casa sua e l'oratorio, pedalando sotto i tigli in fiore.
Il profumo dei tigli e certe lunghissime serate di giugno, quando tutto sembrava possibile.. Si, è così.
RispondiEliminaTutta l'estate davanti: una delle sensazioni più belle dell'infanzia!
EliminaLa memoria olfattiva è potentissima, ti può riportare anche all'infanzia (e oltre).
RispondiEliminaO.T.: Perdonami se approfitto, ma ho bisogno di una tua e.mail; puoi mandarmela al mio indirizzo (lo trovi sul profilo).
Mi chiedo sempre perché le città non siano costruite "immerse" in queste meraviglie, anziché sovrapporsi ad esse, "spianando" tutto.
RispondiEliminaAlcune meravigliose città nascondono nei loro giardini autentici gioielli, come vecchie signore dall'eleganza discreta
Eliminabuono il profumo dei tigli, rilassante come una tisana.
RispondiEliminaquasi quasi mi trasferisco sotto un tiglio...
Trova un posticino comodo: prendo un libro e ti raggiungo...
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