Natale non per tutti è il periodo più jolly dell’anno.
Non lo è per chi ha famiglie sbriciolate in mille luoghi diversi, né per chi ha vite sgretolate; per le persone per le quali chi manca è più importante di chi c’è, per chi guarda le città inondate di luci e vede solo spreco e mancanza di raccoglimento, per chi pensa che sia tutto un obbligo: pranzi e cene, panettone e mascarpone, alberi regali e presepi, baci e auguri alla famiglia; per chi rimpiange la magia dei natali coi bambini, per chi vorrebbe tornare bambina, quando Natale significava la messa a mezzanotte nella chiesetta straboccante di gente, in una piazza piena di neve e di profumi di fuochi accesi nei camini e di cioccolate calde e il presepe gigante, sempre uguale.
Se penso al Natale, ho sempre in mente una foto di 21 anni fa: mia mamma straordinariamente felice, la taverna ingenuamente decorata e scaldata da una vecchia stufa a legna e dalle chiacchiere delle nostre famiglie riunite, mia figlia neonata addormentata in braccio a qualcuno, Tommaso con un gessetto in mano che scarabocchiava qualcosa su una lavagna giocattolo, la mia zia preferita, qualche cugina passata a prendere un caffè nel pomeriggio, la tavola in ostinato, allegro disordine...
Tutti meritano un Natale così!

Il Natale che descrivi me lo sogno..tutti i parenti che non ci sono praticamente più.. i nonni, gli zii.. la fragranza, la messa di mezzanotte al Quadraro.. ora altri Natali, mo lo spirito bimbo, di fanciullezza e unità non lo scorgo nei miei nipotini.. o perlomeno non ne riconosco i nuovi livelli.. mia mancanza sicuramente.. oltre le mancanze che si acuiscono col tempo..
RispondiEliminaSe ripenso a quel natale di 21 anni fa è perché ce ne sono stati pochini, di così belli, da allora...
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