Comprato d'istinto, mi incuriosiva l'idea che un uomo potesse dar voce a cinque donne.
Una storia intensa, piombo fuso, raccontata con un linguaggio denso di immagini particolari, capaci di far perdere l'equilibrio, di disorientare. Lettura resa complicata, almeno per me, dal fatto che l'io narrante cambia ad ogni capitolo, obbligandomi ad indovinare "chi è che parla stavolta"... un giochetto nel quale non mi sono dimostrata sempre abile!
Cinque donne che raccontano tre momenti della loro vita: una nonna, due figlie e tre nipoti, una delle quali scomparsa ma perennemente presente. Alcune figure sono delineate con precisione e affetto (la nonna, Bea...); di una delle due figlie, invece, restano solo solo poche immagini, una in particolare: lei accasciata sulla soglia di casa, senza chiavi per rientrare, la gamba ingessata, il pavimento del pianerottolo freddo... Alla fine parte, sembra quasi che l'autore non sappia più cosa farne.
Gli uomini della famiglia mancano, appaiono solo nei racconti delle cinque donne e solo per rammentarne la cattiveria, l'assenza. Solo uno ricompare alla fine, come purificato dal dolore: un cattivo che ridiventa buono.La fine lascia un po' così: si capisce cosa sta per accadere con qualche pagina di anticipo, ma fino all'ultimo si resta sospesi... come in attesa del colpo di genio.
Cara Flo, tu stai leggendo anche per me!!!
RispondiEliminacomplimenti delle tue assidue letture.
Ciao e buona serata cara amica con un abbraccio.
Tomaso
Buona serata e buon anno!
EliminaNon ho capito se ti sia piaciuto
RispondiEliminaMoltissimo, però la fine... Bah, mi aspettavo di più
EliminaPer forza che... il colpo di genio non è arrivato,
RispondiEliminaio il Capodanno non l'ho fatto a cavallo ma ero a casa! :) :)
Ciao e un caro saluto
Ah ecco, tutto molto chiaro!
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