23 maggio 2017

Ricordi...

Una sera del 1976 ero in sala a guardare la TV con mia mamma e mia zia. Mio fratello era in cameretta a giocare, mio padre al lavoro. Ad un certo punto mia mamma ha sentito tintinnare il lampadario perciò ha sgridato mio fratello: "Stefano piantala di saltare sul letto!" Abitavamo in un'antica palazzina con i solai in legno, bastava un salto per farli oscillare. Mio fratello a quel punto è uscito dalla cucina, piagnucolando che non era colpa sua se il lampadario tintinnava perché non stava saltando... Il giorno dopo il Corriere della sera riportava la notizia del terremoto in Friuli: morti e devastazione in prima pagina, la prima notizia di cronaca che io ricordi.
Pochi mesi dopo Dario, un mio compagno di scuola, si è trasferito con la famiglia a Udine ed io non capivo: come si può portare un bambino a vivere dove ci sono i terremoti???

2 commenti:

  1. Lo ricordo perfettamente, quel giorno, perché ero in ospedale: appendicite acuta, quasi peritonite, e non so quanti giorni di digiuno e sofferenze.
    Pensa che me la diagnosticai da solo, leggendo l'enciclopedia medica alle tre di notte. E così mi precipitai al pronto soccorso.
    Anch'io di quel trasferimento avrei fatto volentieri a meno. ;)
    Però, bello il solaio in legno... e per i tarli, come facevate? Un mio amico ne aveva così tanti che li doveva prendere addirittura a bastonate! Poi, a quelli che sopravvivevano gli sparava col fucile a pallini dell'11. Siccome aveva una pessima mira, un giorno sforacchiò il cassettone della nonna che aveva in camera da letto, e gli venne un'idea... La settimana successiva continuò a farlo coi mobili del salotto, e poi passò alla credenza in castagno con alzata a vetri che aveva in cucina... fino a quando il mese successivo decise di aprire un negozio di antiquariato in centro e diventò presto ricchissimo e famoso. Addirittura la gente lo chiamava dalle città vicine per farsi "antichizzare" il mobilio. Poi un giorno dovette chiudere per motivi politici.
    Sai... con la legge sulla legittima difesa e con gli animalisti in giro non si scherza mica. Per farsi perdonare si dovette iscrivere al movimento transmigratorio "Adotta anche tu un tarlo!", e adesso si è trasferito con tutta la famiglia in un termitaio a sei piani senza ascensore. Ma se gli avessero proposto Udine avrebbe detto certamente di no!
    Un caloroso abbraccio e a presto,
    Francesco

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  2. Anèlo immediatamente sapere dove sei, cosa fai e, se ancora sei in movimento e non sei arrivata, dove stai andando!
    Addio. Forse... anzi, ancora no.

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